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BIELLA – Il grande giorno è arrivato, oggi alle 17.30, infatti è in programma “Rinascere dalla musica”. Da circa 50 anni giace abbandonata e dimenticata. Solo le persone di una certa età la ricordano perchè teatro, fino agli anni Sessanta e poco più, delle esibizioni della banda musicale cittadina in occasione di cerimonie ufficiali e non. Stiamo parlando della “cassa armonica” (o “palco della musica”), la struttura rialzata di forma circolare in pietra e cemento posizionata al centro dei Giardini Zumaglini. Ebbene, oggi ricorrono cento anni dall’assunzione della delibera con il quale il comune ne autorizzava la costruzione. Un anniversario che non è passato inosservato a Gianfranco Ribaldone, insegnante di latino e greco e grande appassionato della storia del territorio che, per l’occasione, ha organizzato un apposito evento sotto il nome di “Rinascere dalla musica”.

L’appuntamento, che vedrà la presenza degli amministratori comunali, è in programma oggi dalle ore 17.30, con presentazione e narrazione dell’evento ad opera dello stesso Gianfranco Ribaldone, che si avvarrà della collaborazione dell’associazione “Storie di Piazza” che da anni opera per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale del territorio (narrazione: Manuela Tamietti, Ania e Greta Masi), e musiche di Carola Boano (violoncello) e Beatrice Potena (violino) dell’istituto Perosi.

«Ovviamente il nostro obiettivo – spiega l’ideatore della manifestazione – è il restauro del palco della musica, da mezzo secolo non più utilizzabile per la sue condizioni. Quindi, si tratta di un’opera di sensibilizzazione nei confronti non solo degli enti pubblici preposti, ma anche della società stessa, per far sì che la struttura possa ritornare a essere patrimonio della città».

Ma c’è dell’altro. «Il nostro obiettivo è la rivitalizzazione dei Giardini Zumaglini che spesso e volentieri vengono descritti come un luogo pericoloso. E lo facciamo attraverso la vitalità dei giovani che sono il nostro futuro, e che saranno i protagonisti della manifestazione. I nostri giovani vivono un momento particolarmente delicato, caratterizzato da un lungo periodo di isolamento che ha impedito loro di esprimere le loro grandi capacità. Il nostro desiderio è che, una volta ritornato agibile, il “palco della musica” possa diventare anche un luogo d’incontro per i tanti giovani della nostra città».

Walter Leotta

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