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Razzista è chi il razzista fa
Gli insulti e le offese al consigliere comunale Karim El Motarajji qualificano chi li scrive, non chi li riceve. Qui i commenti sono i benvenuti, il razzismo no.
Il commento di Matteo Floris
Sotto l’intervento del consigliere comunale Karim El Motarajji – consigliere eletto, votato, legittimo – sono comparsi i soliti commenti. No, non critiche sui contenuti. Quelle sarebbero interessanti. Parliamo invece del campionario classico, ormai sdoganato anche grazie a chi da anni soffia sul fuoco della rabbia, stimolando pancia e viscere per racimolare qualche voto o follower in più: insulti, frasi razziste, allusioni sull’origine.
Chi scrive queste cose spesso si sente un leone. Tastiera davanti, profilo anonimo o semi-anonimo, e via: coraggio a fiumi. Peccato che il coraggio vero sia un’altra cosa. Ad esempio criticare le idee, le scelte amministrative, le decisioni politiche. Quello sì che sarebbe un confronto. Ma è più facile ridurre tutto al “da dove vieni”, perché pensare richiede fatica.
“Vai a mangiare banane”, “beduino”, “maruchin”, “diversamente italiano”, “bisogna rispedirlo al mittente”, “a quando il noleggio dei cammelli?”… Vi rivolgereste mai, in questo modo, a uno sconosciuto in un bar? Ve lo dico io: no. No, perché qualunque altro cliente presente, destra o sinistra, come minimo vi guarderebbe male. No, perché il titolare vi inviterebbe ad avviarvi verso l’uscita in tempo zero. No, perché vi vergognereste.
Sia chiaro: qui, sul nostro giornale e sui nostri social, nessuno ha paura dei commenti. Anzi, sono i benvenuti. Se volete discutere, dissentire, contestare, far notare errori o proporre alternative, accomodatevi. La democrazia funziona così. Ma se l’unico contributo che avete è un insulto razzista riciclato, allora forse avete sbagliato posto.
Il punto è semplice, anche se a qualcuno sfugge: l’origine della famiglia di una persona, peraltro cittadina italiana esattamente come me e tutti voi, non invalida il suo ruolo, le sue competenze o il suo diritto di partecipare alla vita pubblica.
L’unica cosa che qualifica un commento è quello che dice, non da dove arriva. Vale per il consigliere El Motarajji, vale anche per voi.
Quindi fate pure una scelta. Restare, discutere, e dimostrare di avere qualcosa da dire. Oppure continuare con le frasi d’odio e andare altrove, dove nessuno vi disturba mentre vi convincete di essere spiritosi, ribelli o “contro il sistema”. Vi svelo un segreto: non lo siete.
Qui i commenti sono aperti. Il razzismo, no.
P.s. Al consigliere Elmotarajji va tutta la nostra solidarietà e la mia preferenza alle prossime elezioni, fosse anche solo per vedere rosicare ancora certa gente.
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.Bruno
20 Dicembre 2025 at 11:13
il razzismo è la più insensata delle idee , nessuno ha diritto di condannare a parole qualsiasi persona provenga da un altra nazione. la lega senza il razzismo non avrebbe i pochi voti che ha anzi non avendo nessuna idea politica non esisterebbe più , chi è razzista per me è un coglione non sa la storia di migliaia di italiani che per lavoro sono espatriati , prima gli chiamamolo italiani erano razzisti contro i meridionali , pensate quanta intelligenza avevamo. ma adesso è ancora peggio gli ignoranti sono al governano e chi dice noi governiamo rispondo non siete capaci solo propaganda culturalmente siete Zero , ballate ballate contro corrente ma andrete a sbattere sugli scogli
Simo
20 Dicembre 2025 at 14:30
hai pienamente ragione!!!
viva gli stabili occupati da nulla facenti drogati solo capaci di vivere alle spalle della povera gente che lavora,e viva il loro fare! distruggere i beni altrui per qualsiasi ragione!
va bene essere così!
va bene anche accettare che si tolgano i crocefissi a scuola,dal tronde dobbiamo essere ospiti a casa nostra,va bene anche permettere di occupare giardini pubblici,una volta occupati da bambini che giocavano,ora covo di spacciatori,va bene cosi!!!
signor “Bruno” casa a vivere altrove l ‘italia agli ITALIANI
Ah
20 Dicembre 2025 at 14:23
Il commento letto nell’articolo precendente è del solito soggetto, che attacca ciecamente, insultando gratuitamente chiunque esponga riflessioni, oppure critiche verso la sua “fede” politica, non credo che sia una persona ignorante, ma perdere il raziocinio lo classifica per quello che è:Un estremista con un serio problema a controllarsi, una palese intolleranza, e mancanza di rispetto delle opinioni altrui, anche quando costruttive e utili. Oggi, i video in rete,gli articoli di girnalisti seri, non faziosi, sono lo storico, la carta d’identità di alcuni politici…La loro palese mancanza di serietà, e la palese presa per i fondelli dei cittadini. Vero che la gestione del paese e dell’economia ha dei paletti dettati da obblighi e debiti, ma finiamola di promettere cose che non si possono mantenere e di sperperare denaro pubblico per dare da mangiare a parenti e amici con opere non utili. Sono i fatti che contano, e devono tenere conto del popolo che rappresentano.