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La tassa di soggiorno… in casa Cupiello

La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

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La tassa di soggiorno in casa Cupiello è la “sceneggiata” – ci perdonerà il grande Eduardo De Filippo – andata in onda nei giorni scorsi in Consiglio Comunale sul tema legato alla reintroduzione di questo balzello turistico da adottare o meno per la nostra Biella. Che alla fine, nonostante i grandi discorsi ideali, di opportunità e perplessità anche tra le fila della maggioranza (Lega e Forza Italia su tutti), è passata con venti voti favorevoli, 10 contrari, un astenuto.

Quindi via al nuovo balzello che potrà variare tra 1 e 4 euro a persona per notte e che, nell’idea di chi l’ha voluto, dovrebbe rilanciare – udite udite – il turismo. Della serie vieni a Biella (quando decidi di venire), trovi un centro città ancora in stato di degrado (specie la zona nord di via Italia), una funicolare ancora chiusa sino a data da destinarsi, le funivie di Oropa, altra struttura turistica per eccellenza per la valorizzazione delle nostre montagne – ancora non pervenute da più di quattro anni – ma devi comunque pagare la tassa di… soggiorno. Lo capite anche voi che sembra un paradosso bello grande e quasi incomprensibile.

Soggiorno per cosa, la prima domanda che avrebbe dovuto porsi questa amministrazione prima di dare il go al provvedimento. In tempi di conti e bilanci in ordine sempre strombazzati, di ordine e disciplina sempre e comunque per le casse del Comune, sembra un po’ strano che si senta la necessità di fare cassa oggi con la tassa di soggiorno, specie dopo un evento come l’adunata nazionale degli Alpini che – se fosse questo il ragionamento – avrebbe dovuto rappresentare il momento clou per introdurre il balzello turistico. Alla fine è stato giusto così ma su questa strada occorreva proseguire ulteriormente annunciando a tutti che il Comune di Biella rinunciava di sua iniziativa alla riscossione della tassa stessa.

Sarebbe stato un bel modo per portare Biella, in controtendenza, all’attenzione dei media, per incentivare quel turismo di settore legato alla montagna e alla natura su cui il Biellese può puntare per fare ancora la differenza. Dove vai la prossima estate? Vado a Biella, sai dove non si paga la tassa di soggiorno… Invece niente, esattamente il contrario. Poi magari, a opere fatte e ultimate, valutare se reintrodurre o meno questa tassa: così sarebbe stato un provvedimento comprensibile, preso a ragion veduta, a fronte di un pacchetto turistico di accoglienza degno di questo nome. Invece siamo sempre qui al Non ci resta che piangere per citare ancora una volta l’indimenticato film capolavoro di Troisi e Benigni. Ad ogni turista nuovo che verrà in visita il compito di recitare la sacra formula divenuta cult di ogni generazione: “Chi siete? Cosa trasportate? Sì ma quanti siete? Un fiorino!!”.

Buon Natale a tutti, tassati e soggiornati…

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1 Commento

1 Commento

  1. .Bruno

    25 Dicembre 2025 at 11:55

    non ci resta come sempre che piangere e rimpiangere questa giunta , biella una landa desolata ha ragione chi l ha detto , le buche nelle strade le periferie, la funicolare i trasporti , il pugno duro se lo sono dati in testa , e rifanno via Italia per vantarsi che fanno qualcosa , rifatevi la suola delle scarpe e datevi da fare invece di fare sempre propaganda

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