Pausa Caffè
A Biella servirebbe una cittadella della moda
Immagino un centro dove convogliare tutti i marchi biellesi famosi nel mondo, attraendo quindi stilisti, sarti, modelle e personaggi dello spettacolo
A Biella servirebbe una cittadella della moda. Immagino un centro dove convogliare tutti i marchi biellesi famosi nel mondo, attraendo quindi stilisti, sarti, modelle e personaggi dello spettacolo che renderebbero quel luogo una dimensione senza eguali, in grado di attrarre, conseguentemente, anche un pubblico di appassionati e curiosi.
A Biella servirebbe una cittadella della moda
Torno sul tema riguardante l’eventuale realizzazione del nuovo centro polifunzionale “Le Vette” tra Biella e Gaglianico per chiarire alcuni aspetti e, su tutti, quello del rapporto tra i numeri e le attività commerciali.
Il calo demografico
Premesso che non mi preme in alcun modo perorare o “bocciare” la causa della realizzazione di questo progetto, non comprendo però il sarcasmo di chi, a fronte della constatazione oggettiva di un calo demografico nella provincia di Biella di 25 mila abitanti in circa tre decenni o poco più (di cui oltre 10mila solo nel capoluogo) sostiene che i numeri van giusto bene per essere giocati all’enalotto. Sarà dunque bene ricordare che se le linee ferroviarie biellesi sono state elettrificate, ma non hanno avuto treni aggiuntivi, è perché Trenitalia ritiene che non vi siano i numeri in grado di compensare l’utilizzo di altri convogli oltre a quelli già esistenti.
Situazioni dettate dai numeri
Se Atap ha ridotto il numero di “corse” dei suoi autobus è perché non vi sono i numeri che giustifichino quei servizi. Se il nuovo ospedale di Biella, inizialmente progettato per avere 800 posti letto è stato successivamente ridotto a 400, è perché si è compreso che si rischiava un sovradimensionamento non motivato dalle esigenze del territorio. Se molti commercianti, in città ed in periferia, hanno abbassato le serrande è perché con l’avvento de Gli Orsi e degli altri centri commerciali, la spartizione delle clientele ha inesorabilmente decretato la non sopravvivenza di qualcuno a danno di altri. Il tutto mentre il calo demografico stava mettendo in affanno anche i centri commerciali. E queste, se mi permettete, sono sempre situazioni dettate dai numeri.
Nuovo centro commerciale
Vorrei poi aggiungere che immaginare un territorio biellese più attrattivo solo perché si andrà a realizzare un nuovo centro commerciale (perché di questo si tratterà) è, a dir poco, ingenuo. Un territorio è attrattivo nella misura un cui riesce ad offrire delle “unicità”, cioè un qualcosa di pressoché introvabile altrove. Ma perché mai qualcuno dovrebbe partire da altre province o altre regioni per venire a Biella in un centro commerciale? Di strutture analoghe ve ne sono ovunque e quasi sempre più facilmente raggiungibili.
Cittadella della moda
A meno che “Le Vette” non divenga qualcosa di davvero “unico”, per esempio una cittadella della moda ove convogliare tutti i marchi biellesi famosi nel mondo, attraendo quindi stilisti, sarti, modelle e personaggi dello spettacolo che renderebbero quel luogo una dimensione senza eguali, in grado di attrarre, conseguentemente, anche un pubblico di appassionati e curiosi.
Ecco, forse in quel caso i numeri diverrebbero un fattore relativo.
Giorgio Pezzana
Dello stesso autore leggi anche: Nuovo centro commerciale, chi ne farà le spese?
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Ardmando
29 Febbraio 2024 at 8:15
Ormai è inutile continuare a commentare il disfattismo di costui. Che scriva quel che vuole, per fortuna pochi la pensano così. Saluti.
Sonia ganz
29 Febbraio 2024 at 12:03
che ideona !!!!! mi immagino gia’ la pubblicita’, africans stilists, marocchinian line, tunisine mode,egiptian sportwear, rom gitanes brai, rumenians vesti’ da omu, albanians vesti’ da fumna….giustissimo !!!! ci arriveranno 25/ 30 milioni di clienti di sicuro !!!!!
Alberto
29 Febbraio 2024 at 17:05
Quella di Giorgio Pezzana è l’unica idea percorribile se non si vuole svuotare ancora di più il centro storico.
Per fare questo bisogna sedere attorno ad un tavolo i proprietari degli immobili,i rappresentanti del comune e capire tutti insieme che x sviluppare qualcosa di concreto bisogna perdere qualcosa.
Solo dopo avere un progetto preciso,innovativo a lungo termine si possono coinvolgere le aziende.
Grazie x l’attenzione.
Steap63
2 Marzo 2024 at 7:58
Intanto la linea ferroviaria Biella Novara non mi risulta sia stata elettrificata e continua con i cronici problemi poi figuriamoci se i pochi marchi biellesi del tessile rimasti si mettono assieme per fare qualcosa…… a parte i prezzi assurdi a cui vengono venduti i capi prodotti.
Steap63
2 Marzo 2024 at 8:14
Poi i centri commerciali vanno anche alla grande perché ci trovi di tutto e soprattutto per tutte le tasche. Perché devo farmi rapinare dai piccoli negozi per acquistare qualcosa che trovo magari a metà prezzo al supermercato? E non mi si venga a dire che si paga la qualità, la sostenibilità, il km zero etc.etc……
favole…. è solo una scusa per maggiorare i prezzi.