Circondario
In sella alla bersagliera
La rubrica settimanale curata dalla pagina satirica La Biella Che Piaceva
Eventi, manifestazioni, gare e goliardia, queste cose non si sposano proprio bene con il gusto biellese, ormai lo sappiamo, ma nonostante questo non riusciamo a farci l’abitudine.
Facciamo un passo indietro, correva l’anno 1980 quando nei cinema italiani veniva proiettato Fantozzi contro tutti, sorvolando sul personaggio e gli episodi noti a chiunque, quello che più è rimasto nell’immaginario collettivo è sicuramente la corsa ciclistica. Il visconte Cobram, mega direttore totale, fanatico di ciclismo, organizzava per tutti i dipendenti la prima Coppa Combram sulla distanza di 70km, ovviamente obbligatoria. Ricordiamo bene come andarono le cose, tra carri funebri, fratture, la trattoria al curvone e gli immancabili cori “ma che ce frega…”.
Torniamo ora ai giorni nostri, niente coppa, niente pallottoliere, telefonate anonime e accenti svedesi, solo una piccola deviazione al traffico cittadino per mezz’ora, forse un’ora, forse meno, il tutto per garantire il passaggio del giro del gran Piemonte e qui, a differenza della corsa fantozziana, a indignarsi è stato ancora una volta il pubblico, non gli atleti. Tempo perso per andare a lavoro, deviazioni obbligatorie per recarsi in centro, fantasiose esternazioni senza un perché, insomma tutti i cliché classici del nostro bel paesotto.
Paolo Villaggio non c’è più ormai, i film di Fantozzi sono solo un ricordo, ma nonostante ciò, quel senso di disagio a tutti i costi, quella sfiga perenne sembra aver trovato una nuova casa, solo che a differenza del film, che in fondo lanciava anche un messaggio, seppur velato, facendoci sorridere amaramente, la nostra realtà è ben più triste e purtroppo fin troppo Vera. Ci aggiorniamo per la prossima coppa Cobram, rigorosamente in sella, alla bersagliera, per rivivere la sensazione di averlo preso ancora una volta… a vostra insaputa.
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Ardmando
14 Ottobre 2024 at 8:45
Proteste dei cittadini, lavoratori, CONTRIBUENTI perfettamente lecite. Soltanto gli idioti organizzano eventi sportivi che arrecano disagio ai cittadini durante i giorni lavorativi. Privare “mezz’ora, forse un’ora, forse meno” del tempo altrui è arroganza ingiustificata e il “ma che ce frega” è quello che intonano solitamente gli stolidi organizzatori di eventi che svolgono durante le giornate lavorative. Al solito la rubrica delle polemiche non smette mai di regalarci perle di insensatezza.
DC
14 Ottobre 2024 at 10:57
Con tutto il cuore, ma come per la 3 valli(poi annullata) messa di martedì con relativo collasso della viabilità varesina…solo un folle piazza infrasettimanale una corsa su linea.
Chiaramente diverso il discorso Tour e Giro, ma parliamo anche di organizzazioni quasi impeccabili, per cui tu sai che strada viene chiusa e per quanto tempo.
Qui c’è stata gente fermata per oltre un’ora senza alcun aiuto o indicazione. Fermi, in strada, in giorni di lavoro, gente che saltava appuntamenti, gente che doveva recuperare bambini che non vedevano arrivare nessuno.
O anche solo gente che voleva toranre a casa sua!
Ho sentito un fenomeno dire che “e vabbè i pensionati non hanno niente da fare, che vadano a prendere i nipotini a scuola e poi vadano a mangiarsi una pizza!”.
Ma pare che la libertà personale venga così maldestralmente bloccata per una corsa di biciclette?
Non discuto l’evento, discuto la gestione cialtronestica del tutto e , come queste righe della rubrica dimostrano, oramai se alzi la testa sei il rompizebedei che deve stare zitto.
Olrtetutto spiegatemi:ma quale mai sarà il rebound economico di far euna 3 valli o una gran piemonte in settimana????
chi mai guadagnerà da un simile grande evento se la gente lavora?
Ardmando
14 Ottobre 2024 at 12:59
Non c’è alcun profitto per nessuno in una gara ciclistica (inutile) di questo tipo. C’è solo il disagio e il tempo sprecato dei cittadini e il tempo ha più valore di qualsiasi cosa. L’autore di questa ribrichetta da quattro soldi (del monopoli) non sa cosa sia il tempo ne sa quanto possa valere. E poichè so dare valore al mio tempo, felicemente ne spreco un po’ per commentare questi articoletti della polemica, per far capire a chi di dovere che è ora di smetterla.
Daniele
14 Ottobre 2024 at 16:03
Oddio, mi sa ti sei perso il passagigo per cui se una corsa di questo livello la piazzi nel we alla aprtenza e all’arrivo i soldini li alzi eccome, tra locali, merchandising, consumzaioni etc etc.
Certo che se lo fai in settimana…..
Ardmando
14 Ottobre 2024 at 16:33
Ovviamente! Il discorso è incentrato sull’inutilità di organizzare (male) questi eventi durante i giorni lavorativi. Nel weekend il discorso è diverso, il disagio è minore e c’è pubblico che può contribuire all’economia locale.