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La Biella che piaceVa

Breve storia vera ma solo per finta

L’ultima rubrica della pagina satirica La Biella Che Piaceva

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C’era una volta una città abitata principalmente da anziani e qualche giovincello, dove tutti conoscevano tutti e le giornate scorrevano tranquille. Le cose però cambiarono quando il comune decise di installare un assistente virtuale per aiutare gli abitanti nelle faccende quotidiane. Questa intelligenza artificiale, soprannominata “La Ines”, sapeva dare consigli su qualsiasi cosa: dai promemoria sui farmaci, alle previsioni meteo, fino ai trucchi per coltivare l’orto, passando per suggerirmi sulla musica di tendenza e i modi di svago per i ragazzi.

Gli anziani e i virgulti giovini, inizialmente, furono sospettosi. “Una macchina non può sapere cos’è la vita”, diceva la signora Maria e gli faceva eco il giovane Tommy “I miei bro sanno molte più cose”.

Eppure, poco a poco, cominciarono tutti a farle domande. Mario, che aveva problemi con la memoria, scoprì che la Ines poteva ricordargli di prendere le medicine. La signora Romilda si accorse che l’IA sapeva consigliare rimedi naturali per i suoi reumatismi, e persino suggerirle nuove ricette con gli ingredienti che trovava al mercato. I ragazzi cominciarono ad aggregarsi spinti dai suggerimenti, facendo nuove amicizie e scoprendo così un mondo fuori dallo schermo.

Col passare del tempo, tutti si affezionarono alla Ines, che ormai faceva parte della vita della città. Ma una notte ci fu un temporale che fece saltare la corrente, e l’IA smise di funzionare per qualche ora. Gli anziani, privi della loro assistente, si sentirono smarriti, così anche i giovini, che non erano più nel Chill e tutti capirono quanto si fossero abituati a quella presenza.

Quando la corrente tornò e la Ines si riaccese, tutti si sentirono sollevati e le diedero il bentornato come a una cara amica. Da quel giorno, però, gli abitanti della città compresero l’importanza di non fare troppo affidamento su una macchina, e decisero di mantenere vivi anche i metodi tradizionali.

La morale? La tecnologia può essere un’ottima alleata, ma non bisogna mai dimenticare di affidarsi anche a se stessi e alle proprie risorse.

Questa storia è stata completata con l’aiuto dell’intelligenza Artificiale ma non tutta, giusto un po’, prima che saltasse la corrente.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    11 Novembre 2024 at 11:53

    Anche questa settimana la quota di caratteri necessari a comporre un articolo inutile è stata raggiunta.

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