Cronaca
Studio estetico abusivo e prodotti scaduti: finta dottoressa nei guai
Il caso è venuto alla luce la scorsa settimana

Studio estetico abusivo e prodotti scaduti: finta dottoressa nei guai. Il caso è venuto alla luce la scorsa settimana nel Novarese.
Studio estetico abusivo e prodotti scaduti: finta dottoressa nei guai
Aveva allestito uno studio di medicina estetica completamente abusivo all’interno di un appartamento. Dove effettuava trattamenti a base di botox e filler, utilizzando anche farmaci scaduti. Lo hanno scoperto i carabinieri di Novara. Denunciata in stato di libertà una donna moldava di 48 anni, T.F., per esercizio abusivo della professione medica e detenzione e somministrazione di medicinali guasti.
L’indagine è partita circa un mese fa, dopo che alcuni residenti del quartiere Santa Rita avevano segnalato alle forze dell’ordine un insolito via vai di persone da un appartamento. I primi accertamenti hanno portato i militari a sospettare che all’interno dell’alloggio fosse in funzione uno studio medico privo di qualsiasi autorizzazione.
Un finto appuntamento con i carabinieri
Per verificare tutto ciò, i carabinieri sono riusciti a contattare la donna tramite i social, fissando un appuntamento per un presunto consulto. Sono poi stati effettuati servizi di osservazione, che hanno permesso di identificare due clienti appena uscite dall’abitazione. Si erano sottoposte a trattamenti estetici al volto, in particolare iniezioni di botox e filler nella zona delle labbra e del contorno occhi.
La conferma definitiva è arrivata quando una donna carabiniere, fingendosi cliente, è entrata nell’appartamento. In una stanza era stato ricavato uno studio di fortuna, con un lettino pieghevole e numerosi prodotti medici appoggiati su un tavolo. Peraltro senza tutti i requisiti igienico-sanitari, autorizzazioni e procedure di sterilizzazione.
Si affidava al traduttore automatico
Un ulteriore elemento ritenuto particolarmente grave riguarda la comunicazione con le pazienti. La donna non parlava italiano e si affidava a un traduttore automatico sul cellulare, rendendo impossibile una corretta anamnesi o valutazione clinica.
Nel corso del controllo sono state sequestrate oltre 30 siringhe preriempite di botox e filler, diverso materiale sanitario e farmaci per i trattamenti estetici. E oltre 2mila euro in contanti, ritenuti il provento dell’attività illecita. L’intervento ha portato all’immediata chiusura dello studio abusivo.
Alcuni prodotti erano scaduti
Alcune delle siringhe sequestrate sono risultate scadute e, secondo quanto accertato, proprio quei farmaci sarebbero stati somministrati alle due clienti identificate. Entrambe sono state ora avviate a un percorso clinico di monitoraggio per prevenire eventuali effetti collaterali.
Le indagini proseguono per verificare il possibile coinvolgimento di altre persone e per rintracciare ulteriori clienti che potrebbero aver ricevuto medicinali non idonei.
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