Circondario
Fiori rubati al cimitero. “Come si può cadere così in basso?”
La denuncia di un candelese che si rivolge direttamente a chi li ha rubati dalla tomba di suo padre: “Non dico cosa penso di te, perché non meriti nemmeno i miei insulti”
I fiori nei cimiteri non sono lì solo per adornare, ma vogliono onorare il ricordo dei propri cari. Il fenomeno dei fiori rubati dalle tombe resta difficile da debellare, squallido e sicuramente da condannare.
“Fiori rubati dalla tomba di mio padre”
L’episodio è accaduto nei giorni scorsi al cimitero di Candelo ai danni di Adamo Foglietti, un cittadino profondamente amareggiato. Aveva portato i fiori sulla tomba del padre e il giorno dopo non ce n’era più traccia.
Dure sono le parole indirizzate direttamente all’autore del brutto gesto: “Mi rivolgo a te, che hai rubato i fiori sulla tomba di mio padre. Non so chi sei e non mi interessa saperlo. Sto già sprecando il mio tempo per te. Ti do del tu, perché dare del lei è una forma di rispetto e il rispetto lo si dà a chi se lo merita. Non dico ciò che penso di te, perché non ti darò nemmeno la soddisfazione di potermi accusare di averti insultato”.
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“Spero prima di tutto che tuo padre sia ancora in vita – continua -, perché non auguro il male a nessuno e nemmeno a te. Se invece non ci fosse più, si rivolterebbe nella tomba e si vergognerebbe di te. Mi chiedo solo cosa siano per te il rispetto e il culto della memoria dei morti, quale valore possa avere mettere sulla tomba di una tua persona cara dei fiori rubati. Io li avevo legati con del filo di ferro al porta vaso per difenderli da individui come te, ma nulla è servito. Tu invece dovresti chiederti come sei potuto arrivare a cadere così in basso. Come diceva Ugo Foscolo: ‘Una civiltà che non rispetta i morti non merita di sopravvivere’. Con questo ho detto tutto. Aggiungo solo una cosa: chiedo all’amministrazione comunale, se fosse possibile, di installare le fototrappole, magari potrebbe essere un buon deterrente”.
Non è il primo caso nel Biellese
Purtroppo non è il primo caso accaduto nel Biellese, tante sono le segnalazioni.
Il fenomeno del furto di fiori sulle tombe resta molto difficile da estinguere . È un’indiscutibile mancanza di rispetto verso i defunti. Siamo di fronte all’inciviltà deprecabile, ma un’arma per fortuna esiste: chi ruba fiori, piante, ceri, incensi e quant’altro serve ad arredare la tomba, l’urna o la cappella di un defunto può essere denunciato alle autorità competenti perché si tratta di comportamenti penalmente perseguibili. Entrano in gioco valori particolari, come ad esempio il sentimento di pietà verso i defunti, i loro resti e i luoghi di culto che li conservano.
Mauro Pollotti
paesi@laprovinciadibiella.it
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