Biella c’è, purtroppo o per fortuna

BIELLA – A Biella torna la neve e come da tradizione tutto sembra andare nel verso sbagliato.

Perché il biellesino ama i candidi fiocchi, l’atmosfera e l’emozione che regalano le montagne imbiancate e prati ricoperti ma ovviamente non ama tutto il resto. Infastidito dal traffico, dai disagi, dagli spazzaneve che passano proprio in quel momento lì, quando lui ha fretta, oppure NON passano proprio in quel momento lì, sempre quando lui ha fretta. Tutto il mondo è paese e sicuramente questo tipo di lamentele esistono in ogni dove ma ci piace comunque pensare che Biella sia sempre un passo avanti, una sorta di scuola del lamento, capace di dettare gli schemi dando il buono (cattivo) esempio sempre. Quanto ci piacciono le foto di Oropa imbiancata e quanta nostalgia ripensando a quando, con la Panda di papà, si andava a sgommare nel piazzale assieme agli amici, ed era tutto stupendo, ora un po’ lo è ancora ma solo nei ricordi.
Poche ore di neve e subito dopo giorni e giorni di lamentele, che per un attimo, vanno a oscurare le altre notizie cittadine, per un attimo ci fanno scordare arti di gomma, scuse postume e imbarazzanti siparietti.

Chi l’ha detto che siamo una città morta? Zerocalcare deve essersi perso qualche passaggio, siamo più vivi che mai, più arrabbiati che mai, più infastiditi che mai e anche questo fa parte del nostro essere. Peccato solo che non esista una classifica, altrimenti la vetta non ce la toglierebbe nessuno.
Poco male, godiamoci questo ennesimo momento di serenità misto a odio, rancore e vergogna, fotografando la neve e maledicendo i vari comuni per la poca solerzia, in attesa dell’ennesima, stupenda, unica e inimitabile figura di merda e ricordate che sempre e per sempre Biella c’è, purtroppo o per fortuna.

La Biella che piaceVa

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