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SOS animali: la piccola colonia felina di Cossato ha bisogno di aiuto

Giuly e alcuni volontari si prendono cura degli animali da otto anni. Li hanno fatti sterilizzare, ma ancora non è sufficiente

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COSSATO – Una piccola colonia felina ha urgente bisogno di aiuto. La segnalazione arriva da Giuly, 51 anni, conosciuta in città come “la Giuly del fornaio”, che spiega la situazione.

«Quando ho rilevato l’attività, otto anni fa, mi sono ritrovata anche con una marea di gatti di proprietà di nessuno – dice -. Ne vedevo ovunque. Mica potevo abbandonarli a loro stessi. Ho iniziato a prendermene cura, a dargli da mangiare e intanto ho contattato il canile consortile cittadino, in quanto continuavano a moltiplicarsi. Erano davvero troppi, con tanti gattini piccoli. Ho spiegato la mia situazione ai volontari, perché non potevo farmi carico di un impegno così grande, chiedendo se li potessero sterilizzare.

Con la loro risposta affermativa ho potuto tirare un sospiro di sollievo. Un po’ alla volta sono venuti a prenderli con le gabbie trappola e dopo l’intervento me li riportavano, perché, come mi avevano spiegato, gli animali devono rimare sul territorio. Nel tempo alcuni sono spariti, ma attualmente rimango con cinque gatti da gestire. Sono pure difficili da adottare perché sono selvatici.

La situazione è conosciuta, ci sono persone che abitano nei paraggi e che mi aiutano con la donazione di scatolette e di crocchette. Rimangono da organizzare i giorni festivi, in cui non mi trovo in negozio, sempre per dargli da mangiare. Una signora sta collaborando, ma non basta. Con la sterilizzazione, avevo sperato di ricevere un sostegno in più, ma non è stato così e non ho osato chiedere altro. Sono quattro gatti, più un bel batuffolo di pelo che non è mai stato possibile catturare e che raggiunge le ciotole di nascosto.

Quattro sono di colore rosso, mentre uno ha il mantello tortie, con effetto marmorizzato. A Cossato in tanti amano gli animali e portano giornalmente a spasso i loro cani. Spero quindi che ci siano altre persone che, leggendo queste parole, capiscano la situazione e mi vengano incontro.

Alcune brave signore mi hanno portato delle coperte da mettere nelle cucce per tenerli al caldo, tra le cose, servirebbero anche dei ripari in più. E poi, se dovessi decidere di chiudere l’attività, i gatti che fine farebbero? Sono sterilizzati, sono buoni. Li adoro, ma sono anche in difficoltà. Se ci fosse qualcuno che può darmi una mano, può fare riferimento alla panetteria di via Martiri della Libertà, vicino a piazza Pace».

Anna Arietti

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