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Parcheggio dell’ospedale: hai perso il biglietto? Paghi 20 euro

La 53enne Alessandra Peretti lo ha scoperto a proprie spese: «Una vergogna, ci vuole più rispetto per i malati. Almeno mettano cartelli ben visibili»

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parcheggio dell'ospedale

BIELLA – In queste settimane, anche per via delle numerose polemiche che hanno accompagnato la novità, i biellesi l’hanno ormai imparato a memoria: il biglietto del parcheggio dell’ospedale costa un euro al giorno.

La domanda che nessuno si è posto è un’altra: quanto bisogna pagare in caso di smarrimento del ticket? La risposta è abbastanza sorprendente. Non uno, non due, ma ben 20 euro.

Parcheggio dell’ospedale: se perdi il biglietto, devi pagare 20 euro

A confermarlo, con tanto di ricevuta di pagamento, è Alessandra Peretti, una donna che lo ha scoperto sulla propria pelle – e nel proprio portafogli – nei giorni scorsi.

«Premetto di essere una malata oncologica con patologia autoimmune – racconta -, ma mercoledì non ero all’ospedale per me. Avevo accompagnato mia madre. Era la prima volta da quando è stata introdotta la sosta a pagamento, quindi ci ho messo un po’ a capire il meccanismo e dove fossero esattamente i totem, ma non mi sono scomposta particolarmente: essendo in cura da anni a Milano e a Torino, sono abituata a pagare i parcheggi».

Alessandra Peretti racconta cos’è successo quando ha smarrito il biglietto

La vera sorpresa è arrivata un’ora e mezza dopo, al momento di uscire, quando si è resa conto di aver smarrito il biglietto preso all’entrata.
«Mi sono rivolta all’accettazione – spiega – e ho chiesto come dovessi comportarmi. Mi hanno risposto di recarmi ai punti parcheggio, quindi ho raggiunto la sbarra all’ingresso, dove sono riuscita a mettermi in contatto con un’operatrice che mi ha rimandata all’entrata dell’ospedale per pagare il biglietto. Qui, sempre attraverso l’apparecchio citofonico del totem (l’operatore è “in presenza” solo fino alle 14,30), mi è stato indicato di premere il pulsante “biglietto smarrito”».

“Pensavo fosse un errore, invece era proprio così: dovevo pagare 20 euro”

Di lì a breve è arrivata la “sorpresa”. Alessandra Peretti inserisce un euro, ma non accade niente. Nessuna ricevuta di avvenuto pagamento. Dopo un po’ la macchinetta le restituisce la moneta. Lei ci riprova, ma di nuovo nulla di fatto: «A quel punto mi sono accorta che c’era un piccolo display e ho notato la cifra riportata: 20 euro. Pensavo fosse un errore, ho provato a premere nuovamente il pulsante per comunicare con l’operatrice, ma non rispondeva nessuno. Quindi, con non poca rabbia, ho pagato i 20 euro».

“Io ho pagato, ma loro devono vergognarsi”

Alla fine è arrivata anche l’attesa risposta dell’operatrice: «Conosco bene il loro lavoro, quindi non ce l’ho con lei che non può nulla, però diciamo che ha mostrato ben poca empatia. Probabilmente quel giorno non ero la prima a lamentarsi dei 20 euro… – continua Alessandra Peretti -. Mi ripeteva “è il regolamento, non è colpa mia”. Non ho problemi ad ammettere di essermi alterata. Le ho detto che io avevo pagato, ma che loro avrebbero dovuto vergognarsi».

Parcheggio dell’ospedale, non è solo una questione di principio: “Per qualcuno 20 euro sono davvero tanti. Almeno mettano avvisi ben visibili dove si ritira il biglietto”

Per Alessandra non si tratta soltanto di una questione di principio: «Il punto è che io 20 euro li avevo e potevo permettermi di pagare, però magari per qualcun altro è un sacrificio decisamente maggiore. Non stiamo parlando di spiccioli – sottolinea -. Oltretutto si tratta del parcheggio di un ospedale, dove di sicuro le persone non vanno a divertirsi. Almeno vengano messi degli avvisi ben visibili dove si ritira il biglietto, in modo che chiunque sia informato e possa prestarci più attenzione».

“Non puoi dire a una persona che esce da un ospedale, magari già provata per una brutta diagnosi, che deve pagare 20 euro perché non trova il biglietto”

Va detto che anche in altre realtà ci sono regolamenti simili, in qualche caso si paga anche di più nell’eventualità di uno smarrimento del ticket: «Resta comunque un malcostume – conclude Peretti -. E’ questione di buon vivere comune. Non puoi dire a una persona che sta uscendo da un ospedale, magari già provata per una brutta diagnosi o per un parente che sta male, che deve pagare 20 euro perché non trova il biglietto. Ci si sente cornuti e mazziati. Mi pare un’esagerazione, in questo caso sembra davvero che si stia sparando sulla Croce Rossa. Senza contare che uno li pagherebbe anche volentieri questi soldi, se andassero alla sanità pubblica, se servissero magari a migliorare le condizioni di medici e infermieri sottopagati che in tutta Italia lavorano spesso sotto organico e facendo turni massacranti. Però così non è…».

LEGGI ANCHE: Donatori Avis: “Umiliati dal pagamento del parcheggio dell’ospedale

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5 Commenti

1 Commento

  1. ernesto trismegisto

    13 Marzo 2024 at 12:47

    E’ quel che si dice un’opera PIA…
    Della serie: ” PIA e porta via! “

  2. Gio

    13 Marzo 2024 at 17:53

    ogni giorno nasce un pollo da spennare e continua a farci fessi VERGOGNATEVI

  3. Sonia ganz

    13 Marzo 2024 at 18:54

    e’ estorsione, non esiste proprio….ringraziate che le autorita’ vi proteggono….

  4. Ardmando

    14 Marzo 2024 at 8:13

    Solo 20 euro? Troppo pochi. Mettiamola a 50 euro la multa. E poi un prezzo del biglietto speciale a 5 euro per quelli che fanno polemica e si lamentano di costo orario e multa troppo elevati.

  5. Massimo vittino

    15 Marzo 2024 at 9:40

    Ragazzi, non fatela lunga, del resto tirano su solo qualche migliaio di euro al giorno…. 20 euro é solo un piccolo arrotondamento…

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