Attualità
L’ingegnere che narra storie fantastiche
Giordano Segato, classe 1985, trova ispirazione nei fumetti giapponesi

L’ingegnere che narra storie fantastiche. Le discipline che implicano una connessione con la logica matematica sembrerebbero irrigidire la fantasia. Invece, superando gli stereotipi, si scopre che stimolano la creatività e l’immaginazione.
Lo spiega Giordano Segato, classe 1985, che è ingegnere informatico e racconta storie fantastiche di spiriti inquieti.
L’ingegnere che narra storie fantastiche
«Nella vita mi occupo di programmazione, ma il piacere di leggere libri e fumetti giapponesi, i cosiddetti manga, l’ho sempre avuto – dice -. Mi è venuta così l’idea di scrivere una storia ambientata nel mondo della fantasia. Ne ho avviato la stesura nel 2010, poi il racconto è rimasto nel cassetto. Ora, confrontandomi con un’amica, abbiamo curato il testo e autopubblicato. Il mio libro, “La leggenda di Otaku-La tua onorevole casa”, è ispirato soprattutto dai drammi interiori dei personaggi, ne descrivo l’aspetto psicologico. È un romanzo high fantasy, sul genere “Signore degli anelli”, totalmente ambientato in un mondo fantastico, come ho detto. Non è un urban fantasy».
Riflette la tendenza attuale di riprodurre miti antichi in una chiave di lettura moderna.
Ho creato diversi popoli, dagli elfi agli umani e agli otaku, una nuova razza umanoide. Letteralmente “otaku” significa “la tua onorevole casa”, da cui il sottotitolo. In giapponese ci sono diversi modi per dire i pronomi personali “io” e “tu”, in base alla situazione e al rapporto sociale. Otaku è un modo onorifico per dire “tu”, o anche appunto “la tua onorevole casa”. Negli anni Ottanta il termine è stato utilizzato per indicare coloro che erano appassionati di manga. A me è piaciuta la parola e l’ho scelta per creare il nuovo popolo. Nella storia queste creature si muovono per scoprire il significato del loro nome, che si lega al mondo reale, anche se l’ambientazione è fantastica.
Giordano, come scaturisce il desiderio di scrivere?
Come ho detto, sono sempre stato appassionato di fumetti e mi sarebbe piaciuto produrre qualcosa di mio. Ho letto poi “Il Signore degli anelli” ed è arrivata l’ispirazione. Gli otaku si legano in qualche modo ai manga. Nella storia impera la lotta contro le forze del male, queste però, tramite la magia psichica, entrano nella mente dei personaggi, che devono combattere contro loro stessi in un percorso di crescita. I protagonisti non si dividono fra buoni e cattivi, ma sono esseri che commettono errori, sviluppano una loro umanità, delle insicurezze. Mi sono ispirato ad alcuni manga, come “Magic Knight Rayearth”, in cui la protagonista deve affrontare la sua parte oscura. È un fumetto prodotto dalle “Clamp”, autrici giapponesi, a cui dedico il libro, perché sono tra le mie scrittrici preferite. Ho sempre avuto questo lato creativo e ho voluto esprimerlo con un libro. Adesso sto pensando al prequel, a un racconto in cui propongo gli antefatti della storia».
LEGGI ANCHE: Al via “Nuvolosa” 2025: il festival del fumetto torna a colorare Biella
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook
