Attualità
Le vette della politica biellese
Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella
Le “vette” che abbiamo toccato in questi giorni con le polemiche sulla nuova area multifunzionale a Gaglianico sono irraggiungibili. Per tutti ma non per un uomo solo al comando, il sindaco Corradino, che spinge contro tutto e contro tutti (compreso il suo partito) per portare il progetto al vaglio del Consiglio Comunale entro fine mese.
Il nuovo centro commerciale e multisala che dovrebbe sorgere al confine tra Biella e Gaglianico agita gli animi all’interno della coalizione del centrodestra ma ci riconsegna un sindaco “leonino” che tira diritto e non sente ragioni. Sarà stato il murales della polenta concia a dargli così tanta energia mai conosciuta prima? Tutto questo, al di là degli aspetti personali, ha un’altra lettura più politica: che la Lega – che sul progetto tira il freno – non è più il partito in cui il sindaco si riconosce e che forse, in questi 4 anni, non tutti i progetti annunciati e mai realizzati sono farina (trattandosi di polenta…) del suo sacco.
Forse, ma questa è una mia suggestione, se fosse stato più “civico” e meno uomo di coalizione e di partito avrebbe anche potuto essere un buon sindaco, lui uomo di popolo, caratteristica questa che gli è sempre stata riconosciuta. Ora non bisogna essere per forza TERApiattisti (dal nome del progetto di un centro oncologico per bambini anche questo alle porte della città e mai decollato) per ritenere che al progetto della cittadella dello svago basti arrivare in Consiglio Comunale per essere realizzato. Proprio il progetto Tera ne è l’esempio più lampante.
Altro tema tutto biellese, il conflitto di interesse: quando, dietro ad un progetto per il territorio che si rispetti, si leggono certi cognomi, subito in qualche forza politica scatta questo tema del conflitto d’interesse valido per tutte le stagioni. Occorre mettersi d’accordo: quando nel pubblico non ci sono soldi, se un privato si fa avanti per metterci del suo eviterei di farlo scappare a gambe levate con polemiche strumentali che oggi non hanno più senso. Se il progetto vale, l’unico interesse che conta è per Biella, il suo futuro.
In attesa che il gelo all’interno della Lega si sciolga, vi lascio con uno slogan speriamo di buon auspicio: “Pettinature di tutta via Carso, unitevi!!”. Chissà mai che nella polemica sull’asse nord sud della città il vecchio edificio da ristrutturare – trovandosi a metà strada – possa rappresentare il primo passo nella direzione di un progetto condiviso che parli di Biella nella sua totalità. Siamo ancora lontani, ma le amministrative 2024 sono alle porte. Ne sentiremo ancora delle belle…
Luigi Apicella
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Ardmando
17 Novembre 2023 at 8:40
E puntualmente arrivano le polemiche dell’altro “opinionista”, tarato sulla stessa lunghezza d’onda di colui che ha pubblicato la sua “opinione” per primo. Non ripeterò qui ciò che ho già espresso altrove, tanto il significato è lo stesso. La cosa importante è che il progetto venga approvato e che chi intende ancora investire capitali nel biellese abbia la possibilità di farlo. Ricordo ancora le sterili polemiche quando venne deciso di costruire il contro commerciale di Vigliano e in tempi più recenti quello de Gli Orsi. Se avessimo dato retta alle solite sterili polemiche, al posto delle due aree commerciali oggi ci sarebbero campi di erbacce, e il centro di Biella sarebbe comunque nelle stesse condizioni in cui versa oggi. Viva il nuovo, addio al vecchiume. Fatevene una ragione, vecchi che fate le polemiche oggi, perchè è grazie alle polemiche dei vecchi che Biella è in questo stato.
Pier Giovanni Malanotte
17 Novembre 2023 at 10:59
Pensieri sparsi ed inutili.
Tutte le idee vanni discusse, e dalla pacata discussione poi si passaa alladecisione.
Ho sempre paura di chi è troppo sicuro e ritiene di avere la certezza.
Attenzione ai vecchi : qualche vecchio ha costruito qualche cosa che si è inbgrandita e che ora naviga e molto bene.
L’albero si conosce dai frutti.
Ardmando
18 Novembre 2023 at 8:37
La retorica non cambia il senso del discorso. I vecchi che avevano fatto qualcosa di buono sono morti e sepolti da decenni. E molti di questi sono quelli che hanno scelto che Biella dovesse restare isolata dal Mondo. Ben vengano i nuovi investimenti.