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Il genio di Marconi cresciuto a due passi dal Ricetto

Il professore Vincenzo Rosa viveva a Candelo. Con lui il giovane Guglielmo diventò scienziato

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Il genio di Marconi cresciuto a due passi dal Ricetto. Il rapporto tra il grande inventore e il suo insegnante Vincenzo Rosa è spesso citato nei testi. Se ne parla in qualità di esempio significativo di come un’educazione illuminata possa influenzare e ispirare un giovane genio.

A Livorno il giovane Marconi prese lezioni private in ambito scientifico e sviluppò un forte interesse per l’elettrotecnica. Che approfondì con Vincenzo Rosa (Torino 1848- Candelo 1908), professore di fisica del liceo locale.

Rosa, noto per l’approccio pratico e sperimentale all’insegnamento, fu tra i primi a riconoscere le straordinarie capacità del giovane Marconi e ad incoraggiarne la curiosità scientifica.

Il genio di Marconi cresciuto a due passi dal Ricetto

Il loro fu un legame che andò oltre la scuola. Tanto che quando Rosa si trasferì a Candelo per sposare Aurelia Pozzo, Marconi venne più volte nel Biellese. In modo da condividere con lui esperienze pratiche e allietare le giornate con conversazioni tematizzate. Grazie a lui, Marconi si avvicinò agli studi sull’elettricità e al lavoro di scienziati come Heinrich Hertz e James Clerk Maxwell. Che avevano gettato le basi teoriche per la comprensione delle onde elettromagnetiche.

Guglielmo Marconi è universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori delle telecomunicazioni moderne. Ha rivoluzionato il mondo con l’invenzione della radio e aperto la strada a una nuova era di comunicazione. Il suo lavoro ha gettato le basi per lo sviluppo successivo della televisione.

L’invenzione della radio è attribuita a Marconi per la sua capacità di sfruttare le onde elettromagnetiche. Nel 1895, a soli 21 anni, Marconi effettuò il primo esperimento di trasmissione senza fili nel giardino della villa di famiglia a Pontecchio (Bologna). Dopo aver affinato il sistema, riuscì a trasmettere segnali a lunga distanza, culminando nel 1901 con la prima trasmissione transatlantica, che collegò l’Inghilterra e Terranova.

Dalla radio alla tv

L’impatto della radio fu rivoluzionario. Per la prima volta nella storia, messaggi e informazioni potevano essere trasmessi istantaneamente a grandi distanze, superando le limitazioni del telegrafo. Questo segnò l’inizio dell’era delle telecomunicazioni di massa, trasformando i settori della politica, dell’economia e della cultura. Le tecnologie di trasmissione senza fili, sviluppate da Marconi, furono adattate e migliorate per trasmettere immagini in movimento. Si arriva così all’invenzione della televisione negli anni ’20 e ’30 del Novecento.

I primi esperimenti televisivi si avvalsero delle tecniche di modulazione e trasmissione messe a punto da Marconi. Inoltre, l’espansione delle reti di comunicazione, inizialmente progettate per la radio, fornì l’infrastruttura necessaria per la diffusione dei segnali televisivi. Sebbene Marconi non abbia mai lavorato direttamente allo sviluppo della televisione, la sua attività di ricerca e innovazione ha aperto la strada. La sua azienda, la Marconi Company, fu coinvolta in diversi progetti di telecomunicazioni e collaborò con altri pionieri della tecnologia. La capacità di trasmettere segnali via etere rimase una componente fondamentale per le prime trasmissioni televisive. E i principi scoperti da Marconi continuano a essere utilizzati anche nelle tecnologie moderne.

Non soltanto un grande scienziato

Guglielmo Marconi è celebrato non solo per il suo genio scientifico, ma anche per la visione che ha avuto di un mondo interconnesso. La radio e la televisione hanno trasformato il modo in cui le persone comunicano, accedono all’informazione e si intrattengono.

Marconi è ricordato come un pioniere che ha reso possibile la comunicazione globale e come una figura simbolo dell’innovazione italiana. Le sue scoperte rimangono una fonte di ispirazione per scienziati, ingegneri e innovatori in tutto il mondo. Ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1909, condividendolo con il fisico tedesco Karl Ferdinand Braun, per il contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili.

Tra le sue realizzazioni più significative, che portarono al Nobel, vi furono la trasmissione transatlantica (1901). Marconi inviò un segnale Morse dimostrando che le onde radio potevano attraversare gli oceani e il perfezionamento del sistema di trasmissione.

Marconi sviluppò tecnologie per migliorare la portata e la precisione dei segnali. Molte delle quali furono utilizzate anche nel sistema di comunicazione marittima, salvando innumerevoli vite (come nel caso del Titanic nel 1912).
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