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Artigianato: quasi 3mila cassaintegrati nel Biellese

I dati della nostra provincia sono inferiori solamente a quelli relativi al Torinese

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Artigianato: quasi 3mila cassaintegrati nel Biellese. Molti settori chiave stanno attraversando una congiuntura estremamente negativa che ha visto un’impennata di richieste di cassa integrazione per il comparto.

A causa della crisi del settore tessile e moda da gennaio a novembre 2024 i cassaintegrati nel Biellese sono stati 2.906. Un dato inferiore solamente alla provincia di Torino, i cui addetti però non sono lontanamente paragonabili ai nostri.

Artigianato: quasi 3mila cassaintegrati nel Biellese

Tanti i fattori che incidono su questa situazione. La crisi dell’automotive, che ha coinvolto tutto l’indotto caratterizzato prevalentemente da piccole imprese artigiane. Il decalage sul Superbonus, che ha messo in ginocchio le imprese del comparto edile. Il settore Moda, vanto del Made in Italy, che ha registrato una importante flessione. L’autotrasporto, che rischia una debacle con l’aumento delle accise e dei pedaggi autostradali. L’aggiunta delle tensioni sui prezzi energetici contribuisce, poi, a tratteggiare un quadro fosco. Caratterizzato da una contrazione della domanda interna e una significativa flessione di produzione ed export, che non si limita solo al 2024.

Ad attestare questo stato di crisi ci sono i numeri forniti dall’EBAP (Ente Bilaterale Artigianato del Piemonte). Che riguardano i numerosi interventi di cassa integrazione attraverso FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato). Un impegno complessivo, da gennaio a novembre 2024, di 8.878.777,14 euro (lordi), un incremento di quasi il 62% rispetto allo al 2023 (5.480.904,18 euro lordi).

I dati delle imprese

Nel 2024 le imprese artigiane del Piemonte che hanno beneficiato della cassa integrazione sono state 4.666, con il coinvolgimento di 26.110 addetti.

A livello provinciale nel 2024 a Torino sono 2.125 le imprese (11.687 addetti) che hanno utilizzato la cassa integrazione. 601 ad Alessandria (3.288 addetti), 465 a Biella (2.906 addetti), 426 a Cuneo (2.729 addetti), a Novara 420 (2.161 addetti),. Poi Asti 228 (1.235 addetti), Verbano 222 (1.159 addetti) e Vercelli 179 (945 addetti).

I comparti che hanno registrato una maggiore richiesta di intervento sono in assoluto la produzione e lavorazione di metalli, la meccanica di precisione, il tessile e l’abbigliamento.
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