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Felici di aver recuperato le foto del piccolo Gabriele

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Felici di aver recuperato le foto del piccolo Gabriele.
Le parole di Michele Vitiello, il professionista che ha recuperato i dati di Pc e Sd
«Non ci credeva nessuno, invece ce l’abbiamo fatta». Non nasconde la propria soddisfazione Michele Vitiello, l’ingegnere informatico forense di Brescia che è riuscito a recuperare quasi 900 foto e una quindicina di video del piccolo Gabriele Balanzino e della sua famiglia. Vitiello e i suoi dipendenti si sono dati parecchio da fare a partire da sabato scorso, quando hanno ricevuto computer e scheda Sd dalle mani di Elisabetta Chiavarino, la donna alla quale era stato rubato l’hard disk contenente tutti i ricordi del piccolo. E non è stato un lavoro semplice.
«Il notebook – spiega – funzionava ma era già stato formattato tre volte. Siamo riusciti ugualmente a recuperare il materiale, perché con la formattazione i dati non vengono realmente cancellati del tutto. Vanno trovati e indicizzati, ma ci sono ancora. Vengono eliminati solo quando sovrascritti».
Più complicato il lavoro sulla scheda della macchina fotografica: «La memoria Sd di 4 gigabyte era danneggiata e non funzionante, quando la inserivi nel pc non veniva “vista”. Con attrezzature e software professionali, però, siamo riusciti a fare una copia di questa memoria e a estrapolare i dati presenti e non visibili e quelli cancellati».
E hanno finito a tempo di record: «Vista la delicatezza della vicenda, le abbiamo dato massima priorità – spiega Vitiello -. Quando ho incontrato la mamma del bambino, ho visto la sfiducia e la tristezza sul suo viso, bisognava ridarle le foto a tutti i costi. E ci siamo riusciti: tutti i dati passati dalla macchina fotografica e dal computer che ci ha portato sono stati recuperati. Ora dobbiamo ancora analizzare un ipod».
«E’ stato bello percepire la felicità di questa donna mano a mano che le inviavamo le foto che tornavano alla luce. Ringrazio tutto il team di lavoro che mi ha aiutato».
Soddisfatto per questo epilogo anche Nicola Santimone. Grazie a lui, Vitiello è venuto a conoscenza della storia di Elisabetta Chiavarino: «Mi sono poi tenuto in contatto con lui – racconta proprio Santimone -, mi aggiornava sull’evolversi della situazione. Sono davvero contento per questo risultato e felice di aver contribuito al lieto fine. E’ stata davvero una brutta storia, ma almeno si è conclusa nel migliore dei modi».
Approfondisci questa bella storia leggendo anche questo articolo (clicca qui)

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