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Coronavirus, Biella-Barcellona 2020, rinviata in primavera l’impresa di sei cicloamatori

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BIELLA – Era tutto pronto per la partenza, sabato 5 settembre. Ma la grande incognita di questi mesi, la pandemia di coronavirus, ha suggerito prudenza e, con essa, un rinvio: la Biella-Barcellona 2020, la corsa di solidarietà legata a una raccolta fondi per la prevenzione e la ricerca sul cancro alla prostata, diventa Biella-Barcellona 2021 e prenderà il via, salvo ulteriori imprevisti, in primavera.

I sei protagonisti (Filippo Vaglio Tessitore, Lorenzo Acquadro, Luca Sciarretta, Marco Guidetti, Massimiliano Morella e il sindaco di Gaglianico Paolo Maggia) si sono confrontati a lungo prima di fare una scelta responsabile ma dolorosa: «È stata una decisione sicuramente sofferta» dicono. «Era un’avventura pianificata, cercata e attesa con trepidazione e per la quale ci si preparava ovviamente da molto, un’avventura che richiedeva oltre all’allenamento una serenità mentale che in questo momento oggettivamente non è così possibile».

La parola-chiave che sta alla base della loro decisione è rispetto. «Rispetto innanzitutto per l’evolversi della situazione della pandemia, in particolare in Francia e Spagna dove il nostro viaggio ci avrebbe portato ad attraversare territori giudicati di giorno in giorno sempre a più alto rischio, pur non avendo ovviamente in programma da parte nostra comportamenti non consoni. Rispetto per tutte le persone che, a ogni livello, sono impegnate nel prendere decisioni e concretamente affrontano l’emergenza per limitarne le conseguenze. Rispetto anche per chi è stato direttamente colpito da questa pandemia e non apprezza le semplificazioni su comportamenti non adeguati. Rispetto per il Fondo Edo Tempia e la sua mission che sicuramente sarebbe apparsa stridere un po’ con l’intraprendere il nostro viaggio in questo momento. Rispetto per coloro che ci hanno appoggiato con il sostegno morale e anche economico, per il quale ringraziamo sentitamente e che confidiamo possa servire da esempio».

La raccolta fondi su internet legata all’evento aveva l’obiettivo di arrivare almeno a 3.000 euro, da destinare al progetto “MetaPsa” del Fondo Edo Tempia, una campagna di prevenzione sul tumore alla prostata legata anche a un programma di ricerca per arrivare a un test più affidabile per la diagnosi precoce. Prima ancora di salire in sella, è stata sfiorata quota 1.000 euro raccolti: «Vorremmo lasciare aperta la sottoscrizione anche in questi mesi di attesa» dicono i protagonisti «perché faccia da punto di partenza quando porteremo a termine la nostra piccola impresa ciclistica. Ma nei prossimi giorni le persone che hanno già fatto una donazione saranno contattate direttamente per chiedere a ciascuna di loro se vogliono confermare l’offerta».

Per percorrere la strada tra Biella e Barcellona in bici erano previste sei tappe, la più lunga di 180 chilometri circa, con piccole deviazioni per toccare luoghi mitici del ciclismo come il Mont Ventoux, una delle montagne-culto del Tour de France, conquistata tra gli altri anche da Marco Pantani. «Il nostro è solo un arrivederci» chiudono i sei cicloamatori. «Il proposito e la voglia rimangono, attendiamo solo un po’ di più e saremo pronti nuovamente per concludere questa avventura».

Foto di Nicolò Caneparo

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