Ho appena letto la lettera della signora che si lamenta perché non sa dove ospitare la badante per la quarantena. Anch’io vorrei porre un problema legato al Covid. E lo faccio con grande sdegno perché ho capito che i politici ci prendono solo in giro.
Sono mesi che sento appelli legati alla prevenzione: mascherine, guanti, distanziamento, sanificazione, disinfettante, ecc. ecc. Tante belle parole. Poi però al rientro da una vacanza in Sardegna, con l’allarmismo che si è scatenato per colpa di quel cretino di Flavio Briatore e del suo Billionaire di Porto Cervo, per precauzione, ritenendomi una persona responsabile, decido di fare il tampone.
Chiamo il Numero Verde della Regione Piemonte. Anzi, no. In realtà , prima mi informo al porto di Piombino perché sui giornali ho letto che l’efficientissima Toscana, insieme al Lazio, ha istituito il tampone drive-in. Balla colossale. “I tamponi – mi dicono – inizieranno forse lunedì 31 agosto”. Peccato che i politici avessero annunciato in pompa magna la partenza del servizio diversi giorni prima.
Vabbè, mi dico, il tampone lo farò a Biella. Ma qual è la procedura da seguire? Non lo so e, quindi, chiamo il Numero Verde della Regione Piemonte. Devo fare non so quante telefonate e quanta attesa per sentirmi dire: “Chiami direttamente l’Asl di Biella“.
Fantastico! Ricomincia la ricerca del numero telefonico da chiamare. Ricominciano le attese snervanti. Alla fine una voce femminile mi chiede: “Scusi, ma perché vuole fare il tampone?”. Perché arrivo dalla Sardegna e ho letto che c’è stato un focolaio di Covid proprio in Gallura, dove ero io”.
Risposta: “No, guardi, la Sardegna non è una zona a rischio. Il tampone possono farlo solo quelli che arrivano da Spagna, Grecia, Croazia e Malta“.
Provo a dire: “Capisco, però visto che arrivo dall'”inferno” della Costa Smeralda – così hanno scritto i giornali… – preferisco fare il tampone, anche perché nei prossimi giorni parteciperò a un evento con altre centinaia di persone, quindi vorrei evitare di fare l’untore. Se necessario pago, ma vorrei proprio fare il tampone”.
Replica seccata: “Le ho detto che lei il tampone non ha diritto di farlo. Buona giornata”.
Signor Presidente del Consiglio, signor Ministro della Sanità , signor Assessore Regionale, signor commissario dell’Asl di Biella, ma quando parlate di prevenzione siete seri o ci prendete per il fondo schiena???
Lettera firmata
PS Alla fine il tampone l’ho fatto in una struttara privata, pagando 100 euro. E, per fortuna, sono negativo…
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