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Come da tradizione torna l’albero di Natale che porta “luce ”in ospedale

Avis: “Non è solo un albero: per noi dona calore e un po’ di gioia alle persone che lo vedono passando”

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Come da tradizione torna l’albero di Natale che porta “luce ”in ospedale

Come da tradizione torna l’albero di Natale che porta “luce ”in ospedale.

Come da tradizione torna l’albero di Natale che porta “luce ”in ospedale

«Non è solo un albero: per noi è una luce che porta calore e un po’ di gioia alle persone che lo vedono passando. Non mi riferisco solo ai pazienti ricoverati, ma anche ai loro familiari e a tutto il personale sanitario».
Non ha dubbi Giovanni Bertoglio, 27 anni, biellese, quando spiega cosa rappresenti per lui – e, più in generale, per Avis Biella – il grande albero di Natale che da undici anni i giovani dell’associazione allestiscono nell’atrio dell’ospedale. E a volte, pur di non mancare alla tradizione, c’è chi come lui incastra viaggi intercontinentali e fusi orari che tolgono il sonno. Arrivato da Dubai, infatti, il 27enne lunedì è andato direttamente al nosocomio cittadino per affiancare gli altri volontari. Quest’anno, come sempre, Avis ha coinvolto un’altra realtà del territorio – la Bi Roller Pattinaggio Biella – per rendere ancora più speciale questo appuntamento.
«In realtà – spiega Bertoglio – non ho fatto nulla di straordinario. Per lavoro faccio il pilota commerciale, trasporto merci, quindi per me è “normale” girare il mondo. Una volta finito il volo – io ho base a Malpensa – mi sono diretto in ospedale per dare una mano. Come dicevo, non è solo un albero: è un piccolo grande simbolo che porta luce in un luogo dove purtroppo c’è molta sofferenza. A maggior ragione in un periodo come quello natalizio».
«Sono ormai undici anni, da quando c’è il nuovo ospedale, che i giovani volontari di Avis Biella allestiscono l’albero. Abbiamo tutti un’età compresa tra i 19 e i 27 anni e ognuno offre il proprio contributo in base alle sue competenze. Per esempio – prosegue il pilota – un nostro volontario è ingegnere informatico e si è occupato di creare, con una stampante 3D, alcune decorazioni: palle di neve o pacchi dono con la scritta Avis o il numero 10».
«Dieci perché lo scorso anno abbiamo festeggiato il decimo anniversario di questa tradizione. Il 2024 è stato anche l’unico anno in cui non abbiamo coinvolto altre associazioni: normalmente invitiamo sempre altre realtà del territorio. Abbiamo avuto la Banca del Giocattolo, il Biella Rugby, i giovani della Croce Rossa. È un impegno corale: Avis Cavaglià, per esempio, ideatrice dell’iniziativa, ci aiuta sempre con la logistica e la messa in posa. Del resto l’obiettivo, poi, è lo stesso di ogni albero di Natale: farci sentire tutti parte di una grande famiglia».

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