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Centri estivi: scoppia la polemica su aiuti e piscina

Don Filippo Nelva contesta l’eliminazione del sistema dei voucher. Caldesi ribatte: «Intervento scomposto»

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Centri estivi: scoppia la polemica su aiuti e piscina. «È sconveniente che don Filippo Nelva si senta di definire “uno scempio educativo” le scelte di questa amministrazione». Sono le parole dell’assessore all’Istruzione Livia Caldesi che replica a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal parroco di San Paolo.

Il nodo è la gestione dei centri estivi.

Centri estivi: scoppia la polemica su aiuti e piscina

Don Filippo in particolare, contesta tre decisioni. L’eliminazione del sistema dei voucher, che permetteva alle famiglie con difficoltà economiche di scegliere liberamente il centro estivo. La cancellazione dell’accesso gratuito alla piscina Rivetti per i gruppi parrocchiali. E un approccio che – secondo lui – concentra tutti insieme i bambini con maggiori fragilità.

«È un tema che ha suscitato grande attenzione – ha ribadito il parroco – perché riguarda molte famiglie. Parlo in particolare del nostro centro estivo parrocchiale, che ritengo ben strutturato. Facciamo del nostro meglio, consapevoli della responsabilità educativa che abbiamo. Siamo in partnership con il comune stesso, che lo scorso anno ha destinato 2.490 euro al nostro centro estivo, con l’I.C. Biella 3 e con l’associazione Incontromano. E stiamo attualmente dialogando con Cascina Oremo e con l’Associazione ABC».

Inoltre, abbiamo anche vinto un bando della Fondazione Crt che ci permette durante il periodo estivo di attivare diversi laboratori .Tra cui quello di potenziamento della lingua italiana per bambini non madrelingua. Oltre ad attività di metodo di studio e supporto scolastico. Inoltre si terranno degli incontri con uno specialista del linguaggio (logopedista) per chi manifesta difficoltà nel parlare o apprendere. Infine verranno proposti dei laboratori creativi».

I voucher

«Il vero problema – prosegue – è che il comune ha eliminato il percorso dei voucher. Che permetteva alle famiglie in difficoltà economica di scegliere liberamente il centro estivo per i propri figli. Qui da noi seguiamo molti bambini tutto l’anno grazie al doposcuola. E trovo sbagliato che vengano “strappati” da consueti percorsi educativi in oratorio e dagli amici per un problema di soldi. Inoltre, trovo discutibile che la selezione venga fatta solo su base economica. I posti messi a disposizione dal comune – circa 80 – saranno per forza di cose occupati da bambini accomunati da fragilità simili. Questo non aiuta l’inclusione, ma rischia di creare gruppi omogenei uniti solo dalle difficoltà. Così come di dubbio gusto è togliere agli oratori la gratuità per la piscina Rivetti. Trovo che non ci sia uno sguardo abbastanza attento al sociale».

La risposta

Pronta è arrivata la replica dell’assessore Caldesi. «L’intervento scomposto del parroco di San Paolo sulla questione dei “centri estivi” non mi ha stupita. E’ perfettamente in linea con l’atteggiamento e con i toni dallo stesso tenuti nei giorni scorsi sia in occasione dei confronti con l’amministrazione sia in altre sedi. Se potevo comprendere lamentele fondate sull’aspetto economico, credo sia sconveniente che Don Filippo Nelva definisca “uno scempio educativo” le scelte dell’amministrazione. Potrebbe semmai rappresentare uno scempio addentrarsi in campi sconosciuti per dissertare su tematiche ignote».

«Scempio è anche volgarizzare temi importanti come quelli della sussidiarietà e della collaborazione pubblico/privato. Anche il Comune, attraverso i i Servizi Sociali, sostiene le fasce più deboli e provvede al pagamento di affitti e bollette (rimborsandole a chi ne avesse anticipato l’esborso). Anche se con minore discrezionalità e maggiori vincoli di quanti operano al di fuori della pa. In questo caso il Comune se ne occupa per dovere e competenze. Altri soggetti lo fanno per misericordia e cuore; sarebbe bene non farlo solo per ottenere uno strumento di rivendicazione».

Al netto del botta e risposta, potrebbero comunque arrivare notizie positive almeno per quanto riguarda la piscina. La giunta si starebbe infatti adoperando per ottenere prezzi ridotti per i bambini.
LEGGI ANCHE: Riapre la vasca estiva del centro sportivo “Massimo Rivetti”

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1 Commento

1 Commento

  1. .Bruno

    10 Giugno 2025 at 15:45

    quante cagate ci racconta questa destra svegliatevi

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