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Biella: diminuiscono i furti, – 46% rispetto all’anno scorso, ma aumentano le frodi informatiche

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BIELLA – Il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato coincide con il quarantennale della riforma introdotta con la Legge 121 del 1981, che ha dato alla Polizia di Stato la sua attuale fisionomia e tracciato un nuovo assetto organizzativo della Pubblica Sicurezza.

Dal primo punto di vista quarant’anni fa furono apportate innovazioni di portata storica nella Polizia, prima fra tutte la smilitarizzazione del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, con l’acquisizione dello status di forza di polizia civile, sia pur a ordinamento speciale, e il conseguente riconoscimento ai suoi appartenenti di nuovi diritti, tra cui quello di associarsi dando vita a organizzazioni sindacali, in precedenza bandite dalla vita del Corpo.

Altra innovazione epocale introdotta nel 1981 fu l’immissione in Polizia, a pieno titolo e con pari diritti e doveri, delle donne, in precedenza relegate a operare in un diverso Corpo, quello della Polizia Femminile, con compiti distinti e limitati.

Dal secondo punto di vista, venne ridisegnato, con l’istituzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, tutto l’assetto organizzativo attraverso cui il Ministro dell’Interno, quale Autorità nazionale di pubblica sicurezza, gestisce l’ordine e la sicurezza pubblica, eall’interno del quale operano, in ambito provinciale le due Autorità di pubblica sicurezza rappresentate dal Prefetto (autorità politico-amministrativa) e dal Questore (autorità tecnico-operativa).

Polizia di Stato a Biella, il bilancio da aprile 2020 a marzo 2021

Ordine e sicurezza pubblica

Tutto il periodo compreso tra l’aprile 2020 e il marzo 2021 è stato caratterizzato dalle conseguenze della pandemia da Coronavirus, tuttora in atto, e dalle relative limitazioni che investono significativamente le attività e gli spostamenti delle persone.

In termini generali, si è assistito a una drastica contrazione delle manifestazioni e delle altre iniziative di carattere pubblico, oltre che della circolazione delle persone sul territorio.

Dal punto di vista delle attività di polizia, conseguenza della nuova situazione è stata la necessità di indirizzare una parte cospicua dell’impegno quotidiano verso l’attuazione di servizi finalizzati al controllo del rispetto delle disposizioni restrittive imposte dalle Autorità per il contenimento del contagio.

Con tale finalità sono stati gestiti, grazie alla regia dell’ufficio di Gabinetto, costanti e ripetuti servizi di controllo su strada, con l’impiego di 820 pattuglie aggiuntive. Grazie anche al contributo prezioso della DIGOS, sono stati inoltre gestiti i servizi specifici disposti in occasione degli eventi che, pur in numero limitato, sono stati organizzati con modalità compatibili con le restrizioni in vigore.

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Nel settembre 2020 particolare allarme sociale all’interno della comunità biellese è stato destato da una violenta rissa verificatasi in Biella all’interno del Villaggio Lamarmora, con il coinvolgimento di molte persone, diverse delle quali hanno subito ferite, e nella quale uno dei partecipanti, colpito da un colpo d’arma da fuoco alla testa, ha riportato gravissime lesioni.

L’intervento immediato della Squadra Volante e della Squadra Mobile della Polizia di Stato  ha consentito di arrestare sul posto, nella flagranza del delitto di rissa, 4 dei partecipanti, e a individuarne ulteriori 8, indagati in stato di libertà.

Le relative indagini, che hanno visto da subito impegnata la Squadra Mobile, hanno consentito dapprima di identificare il responsabile dell’esplosione del colpo d’arma da fuoco, tratto in arresto il 19 settembre su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, e quindi di permettere alla stessa la successiva emanazione di provvedimenti restrittivi della libertà personale a carico di 9 indagati, 5 dei quali sottoposti a custodia cautelare in carcere.

In seguito, nei confronti di sette dei partecipanti alla rissa, distintisi per pericolosità anche per via di pregresse vicende di cui erano stati protagonisti in passato, sono state inoltrate al Tribunale di Torino altrettante proposte di applicazione della sorveglianza speciale, cinque delle quali a tutt’oggi hanno trovato accoglimento.

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Quello delle misure di prevenzione è terreno di specifica competenza della Divisione Anticrimine, che supporta il Questore nella sua funzione di Autorità provinciale di pubblica sicurezza “tecnico-operativa”, concentrando in particolare il suo operato nell’istruttoria volta alla loro adozione a carico di persone segnalatesi per la loro pericolosità sociale.

In particolare sono stati adottati 53 provvedimenti di avviso orale e 25 allontanamenti con foglio di via obbligatorio nei confronti di persone pericolose provenienti da altre province.

Per 15 soggetti responsabili di reati più gravi, tra cui quelli prima menzionati protagonisti della rissa del 16 settembre 2020, sono state inoltrate all’Autorità Giudiziaria altrettante proposte di adozione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Di queste, 11 sono state accolte, mentre le altre sono in fase di valutazione.

Infine, sono stati adottati 8 provvedimenti di ammonimento nei confronti di altrettanti responsabili di stalking o di violenza di genere.

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L’Ufficio Immigrazione, dal suo canto, parallelamente a una impegnativa opera volta ad assicurare all’utenza un servizio di livello adeguato, attraverso il rilascio di 2344 permessi di soggiorno, ha istruito  81 procedimenti conclusi con altrettante espulsioni, disposte dal Prefetto, di stranieri extracomunitari  irregolari, e ne ha curato  l’esecuzione, nonostante le limitazioni dovute alla diffusione della pandemia che ne hanno condizionato significativamente l’attività, in 7 casi con l’accompagnamento diretto alla frontiera, e in altri 10 casi con l’accompagnamento presso Centri di Permanenza per il Rimpatrio. A questa attività si aggiungono 7 allontanamenti di cittadini comunitari dal territorio nazionale.

Attività di prevenzione

Controllo del territorio – L’ottimizzazione delle risorse a disposizione ha consentito di migliorare la proiezione esterna della Polizia, permettendo all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di schierare 2.653 pattuglie destinate al controllo del territorio nell’ambito del capoluogo, operare 5.843 controlli di veicoli e identificare 18.473 persone. 

Nel corso dell’attività sono state denunciate 646 persone, 17 delle quali arrestate in flagranza di reato dalle Volanti.

Ulteriore proiezione esterna sul territorio è curata tradizionalmente dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, attraverso una mirata opera di controlli nei confronti di attività commerciali ed esercizi assoggettati ad autorizzazioni di polizia. 44 i controlli effettuati.  Complessivamente, sono state riscontrate 5 violazioni amministrative e 1 violazione penale.

La Sezione di Polizia Stradale ha espresso complessivamente 758 pattuglie sul territorio, che hanno operato secondo i piani compartimentali di vigilanza stradale.  In totale sono state accertate 2.433 infrazioni al codice della strada.

In relazione alla prevenzione dell’infortunistica stradale va segnalata l’attività volta a contrastare l’abuso di sostanze alcooliche e stupefacenti alla guida di veicoli, principale causa di incidenti, con 45 persone indagate in quanto colte al volante in condizioni di alterazione in seguito all’assunzione di sostanze d’abuso (in 14 casi si è trattato di sostanze stupefacenti, in 31 casi di alcool).

Controlli amministrativi specifici, eseguiti poi a 24 tra aziende ed esercizi automobilistici, hanno permesso di accertare 13 violazioni amministrative.

La Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni dal canto suo si è dedicata ad attività di prevenzione di fenomeni criminosi realizzati attraverso l’utilizzo della rete, e specificamente del fenomeno del cyberbullismo, grazie alla sinergia con scuole cittadine, per la quale, pur in un anno segnato da una significativa contrazione delle attività scolastiche, è stato possibile tenere, con modalità a distanza, 6 incontri con ragazzi, insegnanti e genitori. L’Ufficio è attivo inoltre nella ricezione di segnalazioni di cittadini su problematiche di interesse specifico quali contratti di telefonia, pubblicità molesta e utilizzo dei social network.

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In generale, l’attività di prevenzione ha contribuito in misura sensibile al contenimento della delittuosità in ambito provinciale, contenimento in parte attribuibile, specie per talune tipologie di reato, anche agli effetti del prolungato lock down, come si può apprezzare prendendo in esame i dati relativi all’andamento della criminalità nel Biellese nel periodo da aprile 2020 a marzo 2021.

I dati in possesso, pur se ancora non definitivi, fanno rilevare infatti, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, una importante riduzione della delittuosità che, in relazione al totale dei delitti, supera il 15%.

Il settore in cui sembra maggiormente rilevabile questo calo appare quello, sempre sensibile per l’apprensione e l’allarme sociale che desta, della criminalità di tipo predatorio.

In particolare, i furti (passati da 1.358 a 723) fanno segnare una riduzione complessiva superiore al 46%, che tocca il 48% per i soli furti in abitazione (da 381 a 198).

Diversamente, il numero delle rapine e delle ricettazioni è rimasto sostanzialmente stabile, facendo registrare variazioni contenute in diminuzione (le rapine, passate da 27 a 25), o in aumento (ricettazioni passate da 28 a 30), mentre per le estorsioni si osserva un pur contenuto aumento, da 25 a 30.

Ha fatto riscontrare un significativo decremento anche il campo dei delitti contro la persona, con le lesioni dolose scese da 206 a 163.

Un settore criminale che invece ha tratto impulso e stimolo dagli effetti della pandemia è costituito dal cybercrime, con le truffe e frodi informatiche passate da 599 a 769, e le altre tipologie di delitti informatici passate da 20 a 36.

Contrasto delle attività illecite

Ruolo primario nel contrasto della criminalità è svolto, con il supporto della Polizia Scientifica, dalla Squadra Mobile, che ha condotto significative attività di indagine con particolare attenzione ai settori della lotta ai traffici illeciti, ai reati predatori, alla violenza di genere, e ha tratto in arresto complessivamente 52 persone, e ne ha indagate 134  in stato di libertà.

Stupefacenti

Complessivamente la Squadra Mobile ha arrestato per attività di spaccio 18 persone, mentre 29 persone sono state indagate in stato di libertà e 11 assuntori sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa.

Particolare significato ha rivestito l’operazione “The farm”, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che ha consentito di disarticolare un sodalizio criminoso, composto da sei cittadini di origine maghrebina, dedito allo spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina, hashish). I malviventi, attivi prevalentemente in zone boschive situate in località della provincia di Milano, rifornivano di stupefacente sia spacciatori operanti nella provincia biellese sia altri di vicine zone di Piemonte e Lombardia. Nei confronti dei sei responsabili sono stati eseguiti tra il novembre 2020 e il gennaio 2021 ripetuti provvedimenti restrittivi adottati dall’Autorità Giudiziaria.

Prostituzione

Un uomo è stato indagato nell’aprile 2020 per sfruttamento della prostituzione perpetrato in danno di una donna abusando delle condizioni di grave minorazione psichica della vittima; nel novembre 2020 due coniugi sono stati sottoposti a misure restrittive in quanto riconosciuti responsabili di aver adibito a case di appuntamenti degli immobili in Biella.

Reati sessuali

La Squadra Mobile ha indagato 4 persone in totale per episodi di violenza sessuale, e 1 persona responsabile del reato, di recente introduzione nel codice penale, di “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” (c.d. revenge porn).

Tra i casi di violenza sessuale, meritevoli di menzione quelli riguardanti un giovane tratto in arresto nell’aprile 2020, al termine di una delicata attività di indagine partita dal caso di una ragazza minorenne, vittima di violenza nel febbraio 2019. Costei, solo vincendo la soggezione indotta in lei con minacce dal responsabile, era riuscita a denunciare la violenza subita, e inoltre a fornire ulteriori elementi conoscitivi, grazie ai quali è stato possibile far luce anche su altri episodi, che erano rimasti ignoti a causa del clima di terrore che il responsabile era riuscito a creare nei confronti delle sue vittime. 

Violenza di genere

Cinque persone sono state individuate quali responsabili di maltrattamenti in danno di familiari o conviventi, mentre è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria 1 stalker, autore di condotte persecutorie in danno dell’ex partner.

Reati predatori

Nel campo della criminalità predatoria, che anche per effetto del lock down ha visto ridimensionarsi la propria azione, degna di menzione è l’indagine, scaturita da precedenti episodi di furto in danno di abitazioni, conclusa nel novembre 2020, che ha permesso di trarre in arresto un cittadino georgiano responsabile di diversi furti, due dei quali consumati nella provincia di Biella, realizzati senza lasciare segni di effrazione, attraverso l’impiego di particolari strumenti detti “chiavi bulgare”. 

Nel febbraio 2021, al termine di un movimentato intervento condotto in collaborazione con la Polizia Stradale di Novara, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria tre cittadini italiani, già oggetto di interesse per pregressi episodi sospetti, riconosciuti responsabili di un furto in abitazione commesso in provincia di Mantova.

Criminalità informatica

Nel settore del contrasto al cybercrime, che come osservato in precedenza, diversamente da altre fenomenologie criminali, non ha conosciuto il decremento registrato in concomitanza con la diffusione del Coronavirus, un ruolo primario è svolto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che oltre all’attività di prevenzione di cui si è detto, ha avuto occasione di operare in casi particolari che hanno richiesto l’intervento della Specialità.

Accanto a interventi che hanno riguardato fenomeni già da tempo oggetto di interesse specifico, quali il cyberbullismo (7 segnalazioni ricevute) o l’adescamento tramite Internet (6 casi affrontati), la Sezione si è occupata anche di casi in cui sono affiorate nuove tipologie di insidie e di attività criminali in rete.

In particolare, assume particolare significato in questo momento il fenomeno degli attacchi fraudolenti di cui sono vittime le aziende, che in alcuni casi vengono realizzati attraverso l’utilizzo di “ransomware”, ossia infettando i sistemi informatici di cui l’azienda-vittima dispone, in modo da rendere inutilizzabili i dati e bloccarne di fatto l’attività, allo scopo di chiedere un riscatto.

Ma tra i metodi utilizzati per arrecare danni alle imprese, quello che attualmente attira maggiormente l’interesse operativo della Polizia Postale, in quanto appare in fase di crescita, è quello denominato “man in the middle”. In questi casi l’hacker si insinua in un rapporto commerciale in atto, sostituendosi fraudolentemente a un partner commerciale dell’azienda-vittima, in modo da farsi accreditare importi dovuti da quest’ultima all’inconsapevole creditore. Il fenomeno ha interessato in 6 casi concreti diverse aziende del Biellese.

Un fenomeno sorto e diffusosi su tutto il territorio nazionale in occasione della pandemia è poi costituito dal c.d. “zoombombing”, cioè l’intrusione abusiva e molesta di hater o troll all’interno di una teleconferenza, di solito in ambito scolastico o comunque nell’ambito di eventi che si tengono all’interno di piattaforme come Zoom o Google Meet.  In questo campo sono state raccolte e trasmesse all’Autorità Giudiziaria 8 segnalazioni.

Riconoscimenti premiali

Nell’occasione della celebrazione del 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, verranno consegnati a operatori appartenenti alla Polizia di Stato di Biella alcuni riconoscimenti premiali.

Di seguito si indicano i dipendenti premiati, con precisazione della tipologia di riconoscimento e della relativa motivazione.

Lodi”, concesse dal Capo della Polizia

        1.   V.Isp. Andrea RODANI

  1. V.Isp. Adriano ZUCCO

  2. Vice Sov.  Fabrizio PALMIERI

  3. Sov. Claudio QUAZZA

  4. Ag. Sc. Salvatore CARROCCETTO

Motivazione: “evidenziando capacità professionali ed impegno, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che ha portato all’identificazione di tre individui autori di furto con destrezza, commesso in danno di un istituto bancario”. Biella, 3 marzo 2017

  1. Ass. Capo Matteo RUBINO

  2. Ag. Scelto Iuri MARCHIORATO

  3. Agt. Fabio DE FRANCESCO

  4. Agt. Gaetano ZUMMO

Motivazione: “evidenziando capacità professionali, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto in flagranza di reato di un individuo e con la denuncia in stato di libertà di un altro soggetto suo connazionale per il reato di traffico e detenzione di sostanza stupefacente”. Biella, 22 marzo 2017. 

  1. V. Isp. Andrea RODANI

  2. Sov.  Davide MAURO

  3. Vice Sov.  Fabrizio PALMIERI

  4. Ass. Giovanni Onofrio BELTRALLO

  5. Ag. Sc. Salvatore CARROCCETTO

Motivazione: “evidenziando capacità professionali ed intuito investigativo, partecipavano a un’attività di polizia giudiziaria, conclusasi con l’arresto di due individui responsabili, in concorso, di spendita di banconote false e truffa”. Biella, 9 gennaio 2017.

  1. Sov.  Davide MAURO

  2. Ass. Capo Domenico CARRIERI

Motivazione: “evidenziando capacità professionali ed intuito investigativo, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un soggetto per detenzione, al fine di spaccio, di sostanza stupefacente”. Biella, 26 maggio 2017

  1. Ass. Capo Fabio DE ARCANGELIS

  2. Ass. Capo Nicolò FOZZATO

  3. Ass. Capo Matteo RUBINO

  4. Ag. Sc. Alessio PIRAS

Motivazione: “evidenziando capacità professionali ed impegno, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un uomo, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti e guida sotto l’effetto delle stesse, e con la denuncia in stato di libertà di una donna per detenzione di sostanze psicotrope”.  Biella 13 aprile 2017

Premio in denaro”, concesso dal Questore

  1. Ass. Giovanni Onofrio BELTRALLO

Motivazione: “evidenziando elevate capacità professionali, partecipava a una complessa operazione di polizia giudiziaria che portava all’arresto di un malvivente, responsabile di estorsione, rapina e reati in materia di armi, con l’aggravante di aver commesso i precitati delitti al fine di agevolare l’associazione ‘ndranghetista a cui l’arrestato, fuggito all’estero al fine di sottrarsi alla cattura, era funzionale”. Biella, 21 marzo 2017

Compiacimento”, concesso dal Questore

  1. Agt. Francesco CICCAZZO

  2. Agt. Emanuela MUSU

Motivazione: “evidenziando encomiabile senso del dovere, nel transitare, liberi dal servizio, in una via cittadina, non esitavano ad intervenire prontamente in una lite in corso, che vedeva coinvolte tre persone, due delle quali, usando armi improprie, stavano aggredendo la terza. Nella circostanza riuscivano, dopo aver vinto la resistenza dei contendenti, a dividerli e a disarmarli. I due aggressori venivano deferiti alla competente autorità giudiziaria in stato di libertà”.

 

Nella foto la deposizione della Corona nel Piazzale antistante la Questura, in occasione della celebrazione del 169^ Anniversario della Polizia di Stato. La cerimonia si è tenuta questa mattina alla presenza del solo Prefetto, dei Funzionari della Questura, del presidente A.N.P.S. e del Cappellano

 

 

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