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Azzolina e le mamme con il Suv

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BIELLA – Manca ormai poco alla riapertura delle scuole e mai come quest’anno le incognite sono maggiori delle certezze. Mascherina sì, mascherina no, forse solo in corridoio, ah no, solo in classe, quando la maestra ci guarda o solo se non ci guarda, banchi a rotelle, banchi distanziati, banchi girevoli, inserite il gettone, ultima corsa, dai ragazzi che il Tagadà vi aspetta.
Poi gli ingressi, a turno, tutti assieme, prima i belli poi i brutti, prima gli italiani, prima gli stranieri, prima i ricchi poi i poveri, ma ricchi veri o ricchi con il leasing? E le mamme con il Suv? Perché nessuno pensa alle mamme con il Suv? Bisogna avere un piano anche per loro, non sanno a che ora arrivare, in anticipo (ma quando mai) in ritardo, ok ma quale marciapiede scegliere per intasare il traffico in modo disinvolto, tipo, parcheggiare accazzo ma non troppo, solo il giusto per apparire e se poi nessuno le nota? E il distanziamento vale anche per chi ha la BMW da 70mila euro e non paga il bollo o solo per la Panda di nonno Mario? Povere mamme, in piedi dalle 4:40. Per truccarsi e prepararsi manco fossero influencer a tempo pieno. Biella capitale dell’apparenza non può arrivare alla quella data impreparata. Macchinoni presi a rate e look da serata a Formentera sono un must troppo importante, aiutatele a capire.
Non dimentichiamoci poi dei “povery” che dovranno usare il Bus, come la gestiamo la plebe? Tutti seduti, tutti in piedi, se hai la febbre non sali, se non sai di averla sali, ma quanti possono salire, tutti, pochi, in base a cosa? E la mensa, si mangia in classe, si mangia a turno, non si mangia, ma mangiare in mensa non è da sfigati?
È stato detto tutto e il contrario di tutto e intanto il tempo passa e la data si avvicina.
Biella, come tutte le altre città è in un limbo di incertezza che sta rendendo tutto questo l’ennesima lotteria del ridicolo. Ci sono più certezze sul sottopasso chiuso quando piove.
Siamo un po’ tutti in ansia, ma per fortuna, a differenza di altri, noi abbiamo un asso nella manica, il ministro dell’istruzione Made in Biella, la “mamma col Suv della politica” che ci sta perdendo il sonno per trovare una soluzione che ovviamente scontenterà tutti e siamo sicuri che ce la farà.
Attendiamo quindi il nuovo proclamo, l’ennesimo pippone contraddittorio stile transatlantico con le 4 frecce fuori dalle Marconi, in attesa di fare l’ennesima sfilata in tripla fila, sicura di far bene, di essere nel giusto, di essere migliori degli altri, che tanto Biella le ha insegnato che si può tutto, ne siamo sicuri, siamo famosi da sempre anche per questo, lo diceva già un vecchio saggio negli anni 80.. “provare per credere”.

La Biella che piaceVa

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