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SPECIALE SUPERCOPPA/2 – Itas Trentino, la vincitrice del campionato

Ora è a caccia di conferme e di un ruolo da protagonista in tutte le competizioni

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A pochi giorni dalla ventottesima edizione della Del Monte® Supercoppa di SuperLega, che si giocherà al Biella Forum martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre 2023, andiamo a conoscere da vicino le quattro compagini che si contenderanno il titolo.

Supercoppa: Itas Trentino, a caccia di un ruolo da protagonista in tutte le competizioni

Ha vinto un po’ a sorpresa l’ultimo campionato e, altrettanto a sorpresa, ha deciso di non prolungare il rapporto con Angelo Lorenzetti e Matey Kaziyski, leader in panca e in campo della formazione dolomitica. Le incognite principali sono legate a queste transizioni: sono arrivati in loro sostituzione il coach Fabio Soli, reduce da ottime stagioni a Monza e Cisterna, e un opposto di ruolo, il lussemburghese (ma ormai cittadino italiano) Kamil Rychlicki, da anni affermato tra i migliori del campionato italiano, nonostante una stagione con poche luci e molte ombre a Perugia.

Per il resto, ci sarà ancora spazio per la meglio gioventù azzurra: il palleggiatore Riccardo Sbertoli, i laterali Alessandro Michieletto e Daniele Lavia e il giovanissimo libero, appena ventenne, Gabriele Laurenzano, tutti splendidi protagonisti con la maglia della nazionale.

L’organico è completato dall’espertissimo centrale serbo Marko Podrascanin e lo sloveno Jan Kozamernik.

In panchina occhio al nazionale under 23 Giulio Magalini, pronto ad esplodere dopo anni di apprendistato a Verona, nonostante abbia davanti due campioni del mondo. Se ripetere l’exploit dello scorso anno sembra difficile, ma non impossibile, l’obiettivo più realistico sarà quello di essere protagonisti fino in fondo in tutte le competizioni, a partire dalla Supercoppa. Le carte in regola ci sono tutte.

Le stelle: Mihcieletto e Lavia, la meglio gioventù

Alessandro Michieletto: è stato definito “l’unicorno della pallavolo italiana”, o “il muchaco que ataca bien” (dall’allenatore cubano durante i mondiali dello scorso anno), di sicuro un talento che nasce ogni 30 anni. Mancino, figlio d’arte, ha conquistato i galloni da titolare a 19 anni per poi imporsi sui palcoscenici mondiali con l’Italia; ora a 22 è uno dei migliori interpreti mondiali del ruolo. Se da un atleta di 211 cm ci si possono aspettare certe giocate in attacco, a muro e in battuta, lascia a bocca aperta la sua capacità tecnica in ricezione la sua agilità in difesa, frutto di un inizio carriera come libero.

Daniele Lavia: classe 1999, calabrese nativo di Cariati, brucia abbastanza velocemente le tappe nelle categorie inferiori. Arrivato in Superlega a soli 19 anni, aveva addosso un po’ l’etichetta del buon giocatore ma non fuoriclasse. Nelle ultime due stagioni ha smentito tutti, vincendo da titolare e protagonista Europei e Mondiali con l’Italia e lo scudetto a Trento. Ottimo in ricezione, solido in battuta, mostra colpi di classe anche in attacco e un rendimento sempre costantemente di alto livello. Tutto questo a soli 24 anni.

L’allenatore

Fabio Soli: modenese, dopo una carriera da giocatore gregario, comincia presto ad allenare, raccogliendo ottimi risultati in provincia: a Sora, Ravenna, Monza e Cisterna lascia sempre il segno con annate di alto livello e numerosi giocatori poco conosciuti lanciati. La chiamata di Trento è la prima chance di vertice che gli si presenta: il compito di sostituire Angelo Lorenzetti non è dei più semplici, ma ha le carte in regola per vincere anche questa scommessa.

Antonello Galatola

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