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Alessio Oppezzo nuovo direttore sportivo del Vigliano

Il club giallorosso archivia la retrocessione e pensa già alla prossima stagione in Prima categoria

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Nonostante la logica amarezza per la retrocessione, il Vigliano pensa già alla prossima stagione in Prima categoria.

Nei giorni scorsi, infatti, il club giallorosso ha comunicato il nome del nuovo direttore sportivo: Alessio Oppezzo. «Un innesto importante, ringrazio Oppezzo per aver sposato il nostro progetto con entusiasmo – ha commentato il presidente Paolo Daniele -. Le porte del Vigliano sono sempre aperte per chi dimostra serietà e professionalità. Oppezzo possiede queste caratteristiche ed è un profilo di grande valore».

Nato il 22 agosto 1972, Oppezzo è stato un jolly di difesa, utilizzato sia come terzino indistintamente a destra o a sinistra oppure come centrale. Muove i primi passi nel settore giovanile della Biellese, poi passa in prima squadra al DoMo. In seguito indossa le maglie di Villaggio La Marmora, Cossato e Valdengo. Dopo aver chiuso la carriera al Gattinara e appese le scarpe al chiodo, consegue il patentino e inizia la carriera da allenatore, guidando le giovanili di Ceversama, Torri Biellesi (con un’esperienza in prima squadra), Chiavazzese e Fulgor Ronco Valdengo. Inoltre, è stato il secondo di Andrea Roano e Maurizio Braghin sulla panchina della Biellese e di Marco Mellano su quella della Fulgor Ronco Valdengo.

Questa è la prima volta che ricopre un incarico dirigenziale. «Non sento minimamente la pressione, anzi non vedo l’ora di iniziare a lavorare – ha sottolineato lo stesso Oppezzo (foto) -. Sono bastate poche parole con il presidente Daniele, che ringrazio per la fiducia, per accettare subito questo incarico. Concordiamo sull’idea di calcio che vogliamo trasmettere in vista del nuovo campionato: soprattutto, vogliamo lavorare con i giovani e infondere la cultura del lavoro e del sacrificio. Darsi, cioè, una struttura professionale. L’obiettivo? Riportare entusiasmo, armonia e serietà, affrontando la Prima Categoria con grande umiltà ma consapevoli delle nostre potenzialità. Poi, a fine stagione, tireremo le somme».

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