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Podcast fra crescita e novità

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Uno dei fenomeni digitali che ha dato negli ultimi anni segnali di maggior crescita è il podcasting, che ormai da tempo vede costantemente aumentare le percentuali di utilizzo ed è in grado di attirare utenti in numero sempre maggiore. Nel 2019 infatti erano circa 12 milioni gli italiani che avevano ascoltato almeno un podcast, con oltre due milioni e mezzo di ascoltatori abituali rispetto agli 850.000 del 2015, e nel corso di quest’anno il numero è cresciuto del 15% raggiungendo così 15 milioni di italiani che, per passione o anche solo per semplice curiosità, hanno provato ad ascoltarne uno. La crescita è ulteriormente evidenziata anche dall’utilizzo che numerose aziende hanno cominciato a fare dei podcast, intercettando il crescente numero di utenti in maniera non dissimile rispetto a quanto fatto dagli audiolibri.

Il podcast, in effetti, affonda le sue radici in un fenomeno a sua volta di estremo successo: l’iPod di Apple. Il nome stesso podcast è infatti una fusione tra il popolarissimo lettore mp3 della casa della mela e il termine inglese broadcast, che indica una generica trasmissione. Negli anni del dominio dell’iPod infatti cominciarono a diffondersi contenuti radiofonici che potrebbero definirsi on demand, nel senso che erano caratterizzati, e tutt’ora lo sono, da una forte componente di serialità. Considerando proprio la serialità dei prodotti, una delle pietre miliari è considerata, non a caso, Serial. Si tratta di uno show noir/giornalistico, diffuso via podcast a partire dal 2014, che raggiunse in brevissimo tempo un numero enorme di utenti per ogni puntata settimanale, venendo considerato il miglior podcast mai realizzato. La possibilità di scaricare una sorta di contenuto periodico sul proprio lettore mp3 determinò il successo del formato, fondamentalmente una puntata di uno show audio. Le tematiche, d’altro canto, sono le più varie: si va dalla cronaca ai contenuti didattici, per arrivare fino ai podcast di popolari passatempi o videogiochi, sulla falsariga di un vlog.

Microfono (PxHere)

Proprio le tematiche sono una delle componenti fondamentali, e uno dei punti di forza, del podcasting. Il fatto che non si tratti di un contenuto in diretta, come nella radio, permette di dare allo show un’organizzazione, oltre che seriale, anche tematica. Se infatti inizialmente sono state proprio le radio tradizionali a usufruire della tecnologia alla base del podcast, per poter proporre in differita e on demand i programmi andati in diretta, in breve si è sviluppata una folta schiera di autori, spesso amatoriali, che hanno costruito i più vari show tematici. Fra i più interessanti non si può fare a meno di pensare a Morgana, che ha recentemente proposto sei nuovi episodi nei quali vengono esplorate le vite di modelli di emancipazione femminile; il podcast di Alessandro Barbero, passato da esperto storico a vera e propria icona popolare; Da Costa a Costa, nel quale Francesco Costa racconta storia e cultura degli Stati Uniti; e non mancano esempi di podcast proposti da tv all news come quello di Sky Tg24, che propone approfondimenti su particolari temi di attualità. Infine, dato il successo del fenomeno, in molti potrebbe sorgere la curiosità di conoscere il metodo migliore per avviare un proprio podcast. Anche in questo caso, a ennesima dimostrazione della fortuna del format, sono facilmente reperibili in rete numerose guide che illustrano vari step. Fra questi, è il caso di prestare particolare attenzione alla fase di pianificazione, nella quale decidere a quale tematica dedicarsi e su quale taglio impostare il proprio show. Immediatamente connessa c’è poi la scelta riguardo quale target prendere come riferimento: date le statistiche che riguardano l’età media di chi fruisce di podcast, che si attesta sotto i trent’anni, è facile pensare a trattare di argomenti abbastanza dinamici e d’attualità. Ciononostante, non esistono in tal senso veri e propri limiti: uno dei podcast di maggior successo riprende la storica trasmissione di Carlo Lucarelli Blu Notte, riproponendone le puntate in versione podcast, e non si può certo dire che si tratti di un programma di stretta attualità. Ultimo aspetto, anche se non per importanza, è quello relativo alla scelta della copertina per il proprio show. Che questo sia ospitato su Spotify o qualsiasi altra piattaforma, l’immagine che rappresenta il podcast costituisce un vero e proprio biglietto da visita attraverso il quale presentarsi al potenziale ascoltatore: vale sicuramente la pena dedicare a questa scelta la giusta attenzione.

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