Attualità
Oropa: le luci della speranza
In diretta TV e streaming dalla Basilica Antica del Santuario
Musica, letture e testimonianze in attesa del Natale e verso la V Centenaria Incoronazione
Una luce che, vincendo tenebre e distanze, unirà tutti in un unico abbraccio di speranza
Riprende il cammino verso la Quinta Centenaria Incoronazione della Madonna di Oropa che si svolgerà domenica 29 agosto 2021.
A incoronare la Vergine sarà una “corona di figli”, che in questo momento sono chiamati ad essere spiritualmente uniti per superare insieme uno dei momenti più difficili della storia. Il tempo che viviamo e che ci attende nei prossimi mesi è un cammino in cui nessuno deve sentirsi solo, ma accompagnato dalla protezione della Regina del Monte di Oropa e dall’esempio di tanti fratelli che in modo diverso stanno affrontando con fiducia e speranza questa fase così piena di incognite.
“Oropa: le luci della speranza” sarà la prima tappa di un percorso scandito da una serie di appuntamenti che ci accompagneranno lungo i prossimi mesi preparandoci all’Incoronazione. L’evento di sabato 5 dicembre, in programma alle ore 21, si svolgerà nella Basilica Antica alla presenza del Vescovo.
In ottemperanza alle norme vigenti, la serata vedrà la partecipazione in presenza esclusivamente degli artisti e dei celebranti: un apparato tecnico appositamente allestito ne permetterà la diffusione attraverso la televisione locale e i canali web mettendo così in condizione di partecipare un pubblico molto vasto, anche al di là dei confini del territorio biellese.
Con la regia di Manuele Cecconello e la curatela musicale di Giulio Monaco si svolgerà un “percorso” di brani musicali eseguiti dal vivo da cantanti e strumentisti e letture di testi letterari proposti da attori. Sarà un format inedito, appositamente pensato per la diffusione digitale e per la fruizione domestica, davanti agli schermi di televisori, computer, tablet e smartphone.
In poco più di sessanta minuti, verranno proposti testi poetici e brani di autori classici e contemporanei per evocare parole di speranza nel turbinio di paura che ancora ci circonda: i sentimenti profondi che scrittori e poeti di epoche diverse hanno saputo interpretare in modo universale, travalicando la contingenza di un dato momento storico per giungere fino a noi, ci invitano a guardare in profondità, a superare l’angoscia che stiamo vivendo per aprirci alla luce della speranza.
Ad accompagnarci in questo percorso attraverso la letteratura, la musica e la fede, saranno brani sia di autori “classici” come Eugenio Montale, Giacomo Leopardi, Pablo Neruda e Charles Péguy, sia di autori contemporanei, come lo psichiatra Eugenio Borgna, la poetessa Roberta Dapunt, il poeta, regista e “paesologo” Franco Arminio, Paolo Giordano, lo scrittore Ernesto Olivero (la cui poesia “Tu ci sei” è stata incisa sulla lapide del Cimitero monumentale di Bergamo in memoria delle vittime del Covid) per culminare con letture di testi del teologo Juliàn Carrón e di Papa Francesco.
Uno spazio particolare sarà dedicato a brevi ma significative testimonianze raccolte in video nei giorni precedenti l’evento.
I contenuti musicali prevedono una scelta di brani che spazia da autori come Bach fino al Gospel, allo Spiritual e alle espressioni impressioniste e contemporanee per esprimere una ricerca di coerenza, non tanto con dei generi musicali indirizzati al gusto personale o a facili etichette, ma per sottolineare con l’immaterialità del linguaggio musicale il clima espressivo e i contenuti profondi del messaggio che nella serata si vuole comunicare. Per accentuare la centralità della figura di Maria nel tempo di Avvento e Regina di Oropa, l’esecuzione è (non a caso) affidata a quattro interpreti femminili.
«La scelta sia dei testi letterari che dei brani musicali, insieme alle testimonianze, vuole veicolare un messaggio di speranza – sottolinea Mons. Roberto Farinella, vescovo di Biella – In questo momento, nuovamente difficile e oscuro per tutti, in cui sembrano prevalere la paura e l’incertezza, vogliano testimoniare la speranza che nasce dall’attesa del compimento di un Salvatore promesso».
In questo momento di grave preoccupazione per la pandemia ancora in corso, la luce di Oropa porterà nelle case della gente una scintilla di speranza, illuminando il cammino verso il nuovo anno. Una luce non solo virtuale, che ogni sera è ben visibile incastonata nelle nostre montagne, da quando all’inizio di novembre, in concomitanza con l’aggravarsi della situazione, viene illuminata ogni sera la cupola della Basilica Superiore.
Il tempo di Avvento, che prepara alla festività del Natale, è un tempo ricolmo di attesa, che annuncia la venuta del Salvatore; il Signore, che è nel mistero del Natale, venuto in mezzo a noi, continuamente è in grado di dare speranza e incoraggiare il nostro cammino in questo tempo difficile che stiamo affrontando a causa della pandemia ancora in corso.
«Durante il primo periodo di lockdown è emerso il terrore che tutti i nostri impegni e le nostre attività in fondo non fossero che riempitivi di un grande vuoto – spiega il rettore del Santuario Don Michele Berchi –
In questa paura, che stiamo vivendo tuttora, tuttavia c’è una speranza in noi che resiste “contro ogni speranza” e che ci accomuna tutti e che, anche oggi, in questi momenti bui, ci apre al grande annuncio del Natale. In questo periodo di Avvento siamo chiamati a risvegliarci dal torpore e dalla paura per aprirci, con il sostegno della Madonna, alla venuta del Significato che si fa bambino»
L’evento vuole così dare inizio ad un cammino condiviso, per unire idealmente e spiritualmente tutta la comunità e farci sentirci ancora una volta vicini anche nella lontananza.
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