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Edilizia in dieci anni dimezzati i dipendenti
Edilizia in dieci anni dimezzati i dipendenti.
Crisi
Nonostante una leggera ripresa economica, l’edilizia continua ad essere in crisi. Negli ultimi dieci anni il settore delle costruzioni nel Biellese si è infatti dimezzato: i dipendenti sono scesi da 2331 a 1266, così come le ore lavorate, che sono passate da due milioni e 500mila a un milione e 400mila.
«Malgrado un contesto economico generale volto a un cauto ottimismo il settore delle costruzioni continua ad essere in difficoltà – ha commentato Franco Panuccio, presidente Ance Biella – Recentemente ho partecipato all’assemblea di Ance Piemonte dove sono stati illustrati i dati più recenti e le previsioni per l’anno in corso. Bene, da queste elaborazioni emerge che, per i primi sei mesi del 2018, si è respirato un clima di pessimismo per le imprese del settore che continuano a segnalare previsioni in calo del fatturato. Si continua a vivere in una situazione di stallo in termini occupazionali e la perdurante problematica dei ritardati pagamenti. Un grande problema resta quello del blocco delle opere pubbliche causato in parte dall’introduzione del Codice degli appalti e dall’eccessiva burocrazia».
I mesi di incertezza politica pre e post elettorale hanno poi nuociuto mettendo a rischio la sopravvivenza dell’edilizia. «Di fondamentale importanza è che il nuovo Governo non perda ulteriore tempo e si concentri nel far crescere il Pil e l’occupazione – continua Panuccio – La crescita e lo sviluppo necessariamente passano attraverso la realizzazione di infrastrutture moderne e al servizio dei territori. Da tanti anni si parla, a Biella, di elettrificare la linea ferroviaria, il 2019 dovrebbe essere l’anno buono, ma questo non è sufficiente. Il cantiere per l’autostrada, la pedemontana che collegherà Biella all’A26 a Romagnano Sesia dovrebbe partire non prima del 2020. Si è perso troppo tempo. Biella, più di altre realtà piemontesi ha subito la congiuntura perché quando è arrivato lo tsunami finanziario dall’America stentava ad uscire da una crisi di sistema del tessile, una mono-industria attorno alla quale tutto ruotava. La fotografia che emerge leggendo i dati della Cassa Edile è impietosa: in dieci anni il settore si è pressoché dimezzato. Nel 2008 gli addetti dell’edilizia tout court (industria e artigianato) erano 448 ad oggi le aziende iscritte alla Cassa Edile sono 268. I dipendenti, in un decennio sono scesi da 2331 a 1266, le ore lavorate da due milioni e 500 a un milione e 400». Ance Biella vuole essere protagonista, quindi, di una transizione possibile. « Il Collegio dei Costruttori di Biella, ad oggi conta 50 imprese associate che danno lavoro a 350 dipendenti, è sempre più una realtà che opera nel territorio, per il territorio, proiettandosi nel futuro – conclude il presidente – Da qualche mese abbiamo avuto il piacere di avere due nuove iscrizioni al nostro Collegio e da gennaio ne avremo una ulteriore. Abbiamo organizzato, insieme all’associazione CasaClima, una serie di seminari volti a illustrare le nuove tecnologie che stanno trasformando la casa in un vero e proprio sistema complesso e che il mercato sempre più chiede. Un’edilizia 4.0 è quello che noi imprese dobbiamo essere in grado di offrire alla committenza sia essa pubblica o privata. Biella si trova in una posizione strategica, a metà strada tra Milano e Torino, offre una grande qualità di vita e i valori immobiliari, bassi rispetto alle città vicine, potrebbero giocare di incentivo ad attrarre una nuova residenzialità sia di imprese che di famiglie».
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