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Sale & Pepe

Tre numeri da giocare al Lotto…

Sale & Pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Care amiche e cari amici,

ho giocato tre numeri al lotto cantava l’indimenticato Renato Carosone; 23, 24 e 26, aggiungiamo subito noi, da giocare sulla ruota di Biella che non esiste ma è come se ci fosse.

Perché vedete qui da noi ormai è tutto un terno al lotto a cielo aperto, un’improvvisazione politico amministrativa dietro l’altra che porta, tutti, ad affrontare i problemi più col mal di pancia che con la testa sulle spalle.

Sul tema dei supermercati in città, su numeri e cabale abbiamo un po’ scherzato, ovvio, ma dietro a tutto questo c’è una non visione di fondo – che denunciamo da anni – che porta qualcuno ad arrabbiarsi sui giornali, a scendere addirittura in piazza pur sapendo che in realtà tutto è già deciso e che il tempo dei confronti in questa città è un ricordo sbiadito.

La storiella dei troppi supermercati che porterebbe a spaccature nei partiti di maggioranza, andrà avanti per qualche giorno, con i soliti finti distinguo in zona Cesarini del leghista di turno che, in piena campagna elettorale, cercherà di prendere tempo cercando di capire dove soffia il vento.

Su una cosa, invece, credo che il Sindaco in carica meriti un applauso in quanto “artefice” di un momento di grande spolvero per la città: mi riferisco al “gemellaggio” tra due distretti lanieri storici, il nostro e quello di… Prato. Poco importa che si tratti di Prato 2 srl, la società che vorrebbe la realizzazione del nuovo supermercato di Chiavazza.

Ma che volete che sia, visti i tempi di magra non è certo il momento di fare tanto i sofisticati tra Prato e Prato 2…

Ed allora, forti anche di questo “gemellaggio inaspettato”, avanti così in maggioranza dove, chiarite le differenze tecniche tra stabili dismessi e fatiscenti e cambi di destinazione d’uso delle attività produttive, vedrete si tornerà al solito vogliamoci bene (di facciata).

In ogni caso i supermercati numero 23 e 24, non saranno mica gli ultimi: se tanto mi dà tanto, entro la fine del 2023 un nuovo centro commerciale vedrà la luce tra Gaglianico e Biella, centro in cui troveranno posto un cinema multisala, cinque ristoranti, sette negozi e udite udite un nuovo ipermercato…

Il mosaico così sarà completo a conferma del rotolamento di Biella sempre più verso sud e che potrebbe implicare la fusione con altri Comuni limitrofi.

Fantascienza? Fantasie riferite alla costruzione di una nuova grande Biella fuori tempo massimo rispetto al recente passato in cui si ragionava di questo per avere anche più finanziamenti dallo Stato? Forse… Intanto chissà mai che qualcuno, di fronte a queste vere o presunte “unioni di fatto” tra Comuni limitrofi non prenda in considerazione l’idea che tutte queste nuove aree di prossima costruzione andrebbero in qualche modo collegate con il centro di Biella, con piste ciclabili e quant’altro. Ci penseranno?

Infine, consentitemi uno sfogo personale: mai come adesso, campagna elettorale alle porte, tutti ma proprio tutti si sentono dalla parte dei commercianti.

La mia domanda è, viste le tante occasioni perse del passato: “Ma di quale commercio si sta parlando oggi, nel dibattito pubblico, a Biella?”

Con salari più bassi, inflazione galoppante, buste paga più leggere, affitti alle stelle, bollette da record, reddito di cittadinanza per i più deboli in forse, la questione mi sembra un tantino fuori luogo.

Traduco: supermercati sì, supermercati no, ma di questo passo, domani mattina, chi riuscirà ancora a fare la spesa?

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