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“Treni e disservizi, la Regione interviene con una penale di ben 50 euro…”
La consigliera regionale biellese Emanuela Verzella va all’attacco: “Cifre epocali che faranno tremare il sistema ferroviario nazionale…”
«Tre giorni consecutivi di disagi pesantissimi sulla Torino–Milano, con viaggiatori stipati come in metropolitana all’ora di punta, treni Rock in composizione singola utilizzati al posto delle 11 carrozze previste dal contratto – e quale sarebbe la conseguenza per Trenitalia? Una penale di ben 50 euro a treno. Una cifra quasi epocale, che sicuramente farà tremare il sistema ferroviario nazionale».
La consigliera regionale del Partito Democratico Emanuela Verzella commenta così la risposta dell’assessore Gabusi all’interrogazione da lei presentata ieri in consiglio regionale in merito all’utilizzo di materiale rotabile non conforme alle clausole contrattuali sulla tratta Torino–Milano.
Treni, disservizi e penali. Verzella: “Situazione surreale e dalla Regione arriva un semplice ‘buffetto'”
«La Regione – spiega Verzella – conferma nero su bianco che in tutti e tre i casi da me segnalati i treni avrebbero dovuto viaggiare con 11 carrozze e invece sono stati sostituiti da un Rock in composizione singola, con quasi 300 posti a sedere in meno. Nonostante ciò, l’unico strumento dissuasivo previsto è una penale che definire “simbolica” è un complimento: 50 euro, cioè meno del costo di una cena per due».
Nella risposta ufficiale infatti si legge che “per ogni non conformità […] è applicata una penale pari a 50 euro a treno”.
«Siamo di fronte a una situazione surreale. Da un lato utenti costretti a viaggiare in piedi per oltre due ore, impossibilitati perfino a salire in stazione a Chivasso per l’eccessivo affollamento; dall’altro, un sistema di controllo che sembra più una gentile pacca sulla spalla che una vera sanzione. Mi chiedo: con 50 euro cosa intendiamo ottenere? La deterrenza o un semplice buffetto?»
“Con sanzioni così irrisorie, nulla cambierà”
Verzella aggiunge: «L’Assessore ci informa che la fornitura dei nuovi Rock è in corso, che alcuni sono già in doppia composizione e che il quadro “si stabilizzerà”. Ma intanto i pendolari continuano a essere penalizzati, e il contratto continua a essere disatteso senza alcuna reale conseguenza. Forse è arrivato il momento di rivedere seriamente i meccanismi sanzionatori, perché con cifre così irrisorie è evidente che nulla cambierà.»
La consigliera annuncia infine che tornerà a sollecitare la giunta: «Il servizio ferroviario non è un optional e la dignità dei passeggeri non può valere meno di una contravvenzione per sosta vietata. Continuerò a chiedere che la Regione faccia valere il contratto e che le sanzioni siano finalmente proporzionate ai disservizi».
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