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Politica

L’assessora Chiara Caucino: “Io non parlo con le donne che non hanno avuto figli”

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Bufera sull’assessora regionale Chiara Caucino. Alla  manifestazione di sabato con oltre 400 persone in piazza per chiedere in ritiro della nuova legge sull’affidamento,  la leghista biellese ha risposto così: “Accetto qualunque critica, ma non da donne che non hanno figli. C’è chi parla e non è nemmeno madre, forse prima di parlare dovrebbe passare per quel sacro vincolo. Sono arrabbiata con chi non capisce che non strumentalizzo i bambini e che il mio interesse è tutelarli: lo faccio per mio figlio e per tutti i bambini. Perché i figli sono dei genitori e non dello Stato, al contrario di quanto credono alcune parti politiche”.

Queste parole hanno creato il finimondo. La replica più dyura arriva dal deputato PD Stefano Lepri: ” L’assessore Caucino riempie il suo vuoto con l’ideologia. I bambini non sono una proprietà, né dello Stato né dei genitori. La famiglia ha la prima responsabilità sui bambini ma purtroppo alcune famiglie si rivelano totalmente inadeguate, al punto che i bambini vengono maltrattati, abusati, drammaticamente trascurati. Certo, bisogna aiutarle, sempre di più e meglio, ma ogni caso è unico. Oggi l’ultima perla: messa alle strette da una generale e crescente mobilitazione (pure le famiglie affidatarie sono da lei indirettamente accusate di farlo per soldi!!!) Caucino dichiara di non voler accettare critiche da chi non è madre. Si tratta di un’affermazione vergognosa, perché una donna ha sovente in sé la sensibilità di madre, anche se non lo è stata. E non solo le donne possono occuparsi dei bambini. La questione non è essere stata madre. La questione è essere capaci (e Caucino non lo è) di uscire dalla becera propaganda. Per favore Presidente Alberto Cirio, è ora che ci pensi Lei.

 

 

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