Pensieri e parole
Siamo già un museo del tessile a cielo aperto
L’iniziativa della fondazione Pistoletto ha vivacizzato il dibattito politico
BIELLA – Siamo già un museo del tessile a cielo aperto, torna d’attualità un nostro atavico problema
Siamo già un museo del tessile a cielo aperto
Il museo del tessile che si insedierà nella fondazione Pistoletto ha vivacizzato il dibattito politico. La Lega sostiene il sindaco Corradino, che non vuole concedere finanziamenti per il suo mantenimento, mentre il PD è di diverso avviso e vede in questa iniziativa una nuova opportunità per il Biellese. Torna quindi d’attualità un nostro atavico problema, cioè accordarsi su come e che cosa finanziare.
E’ insito nella natura umana il desiderio di lasciare un mausoleo ai posteri, nel Biellese è particolarmente accentuata questa tendenza, per cui non mancano progetti di ogni tipo, alcuni validi altri meno, ma comunque tutti costosi che disperdono le risorse disponibili in mille rivoli.
Partiamo da museo del territorio
Il nostro punto di partenza dovrebbe rimanere il museo del territorio, su cui tracciare la trama di sue nuove dinamiche articolazioni, sfruttando la tecnologia e per creare un ponte tra passato, presente e futuro. Se parliamo di museo del tessile non si può non parlare del più grande stilista che il Biellese abbia mai avuto, Nino Cerruti, che ha vestito più di 200 star di Hollywood; ecco, su di lui si potrebbe costruire una storia accattivante, moderna e attrattiva per i giovani. Biella è già oggi un museo del tessile a cielo aperto, ricordo la mostra di Gabriele Basilico, 1989.
Serve un cambio di passo
Nel 2024 vorremmo assistere ad un cambio di passo, per convergere su un progetto unitario, superando l’individualismo, i dissapori e le rivalse che ci hanno danneggiato già abbastanza. Come già detto più volte in questo spazio, basterebbe iniziare a non dimenticare le esigenze delle persone, tante delle quali scoraggiate, per creare un polo culturale che attragga e che ci incoraggi a mantenere alto lo sguardo sul futuro, rappresentando lo spirito imprenditoriale dei nostri predecessori.
Vittorio Barazzotto
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Sonia ganz
12 Febbraio 2024 at 19:32
Altro discorso moooooolto interessante, mi piacerebbe far vivere barlazzotto con 500 € al mese poi vediamo che discorsi fa, oppure metterlo al posto di uno dei disperati dell’ esselunga, che alle 8 di mattina devono uscire all’ aperto fino alle 20, estate e inverno…