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Pensieri e parole

AAA Cercasi programma elettorale

I programmi sono l’ultima cosa importante, ora si punta su slogan o su post per i social. Quando e come si potranno attuare lo vedremo poi, forse mai

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Cari lettori, mi candido per gli Stati Uniti d'Europa

C’era una volta l’abitudine, da parte dei candidati sindaci, di presentare un programma elettorale che illustrava i metodi per attuarlo. A dire il vero l’obbligo formale c’è ancora, ma da qualche lustro si è privato di sostanza.

Non che in passato gli elettori stessero svegli di notte per approfondire i progetti per la città, ma c’era una parvenza di rispetto nei confronti dei cittadini a cui si chiedeva la fiducia e in sede di confronto chiunque poteva opinare su questioni specifiche.

Cercasi programma elettorale

I programmi sono l’ultima cosa importante, ora si punta su slogan o su post per i social, come impone la comunicazione veloce. Quando e come si potranno attuare lo vedremo poi, forse mai. Prima ci si mette insieme, ci si annusa e poi qualcosa si sforna. L’importante è il potere. Qualche assaggio in Regione ultimamente l’abbiamo visto da ambo le parti, sulla (in)capacità di chi doveva vigilare. Ad esempio, sul vecchio ospedale la destra è divisa tra chi vorrebbe raderlo al suolo e chi invece, più nostalgico, sarebbe disposto a fare una rissa per evitare un simile sacrilegio. D’altronde tra veri camerati un confronto duro rinforza e tempra l’amicizia. Invece, sul fronte democratico, si è più cauti, decidendo di non decidere e magari un pezzo può andare giù e un altro no.
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La destra cos’ha realizzato? L’opposizione quali proposte alternative ha formulato?

Eppure, la destra il programma dovrebbe averlo definito, ovvero completare quello che è già stato realizzato. E qui arriviamo al punto: cosa è stato realizzato? Lo scenario è sotto gli occhi di tutti.

Sanità, infrastrutture, collegamenti, prospettive su quello che dovrà essere una Grande Biella o un Grande Biellese.

Sul fronte dell’opposizione si fa fatica a trovare le critiche (magari) con le proposte alternative formulate in questi anni. Definirla mite è un atto di gentilezza.

Rasentiamo il punto più basso mai toccato dal territorio

Forse rasentiamo il punto più basso che il territorio abbia mai toccato. Unire, non è mai stata la peculiarità dell’uomo bugella, ma una lacerazione ed una rassegnazione, accompagnata da una povertà di idee, come ora non la si ricorda. Davvero ci vorrebbe, e ci sono le intelligenze e tante, un po’ di buona volontà e di spirito di servizio, non di ricerca solo di basso potere, per rilanciare questa terra che ha ancora tanto da dare e che merita davvero di più. Si, una sorta di Salva Biella, che guardi lontano e che spieghi come arrivarci. AAA cercasi volontari, no perdi tempo.

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