Biella
“Una vergogna ospitare a Biella le falsità sul ‘giorno del ricordo'”
Conferenza a Biella nel Giorno del Ricordo. La netta e contraria presa di posizione del Partito Marxista Leninista Italiano.
La conferenza in programma al Museo del Territorio in occasione del “Giorno del ricordo” fa discutere. Riceviamo e pubblichiamo la netta e contraria presa di posizione contraria del Partito Marxista Leninista Italiano.
Anche quest’anno il comune di Biella – amministrato da una sgangherata e litigiosa Giunta di centrodestra divisa su tutto ma risolutamente unita nel celebrare il cosiddetto “giorno del ricordo” – concederà gli spazi del Museo del Territorio affinché possa svolgersi la conferenza intitolata “Il Secolo di sangue. Gli olocausti della modernità” che avrà quale oratore Marco Cimmino.
Le falsità storiche e le faziosità raggiungono l’apice quando si legge, nella pagina ufficiale del Comune di Biella che presenta l’iniziativa di giovedì 10 febbraio, (https://www.comune.biella.it/news/comune-biella-commemora-giorno-ricordo) che “Nel settembre del 1943 e tra il maggio e il giugno del 1945, in queste cavità sparirono diverse migliaia di italiani (la cifra esatta non si saprà mai), ad opera dei partigiani comunisti jugoslavi e italiani che combattevano nell’armata del maresciallo Tito”.
Che falsità! Che vergogna! È inaccettabile che Biella, città Medaglia d’Oro al valore della Resistenza, debba ospitare la demagogia e il populismo di chi ha tutto l’interesse nel dare una visione lacunosa e parziale della tragica storia della Seconda guerra mondiale. A nostro avviso è solo attraverso il ricordo di tutta la cronaca delle tragedie del conflitto che si possono comprendere i fatti del cosiddetto ”esodo” degli italiani giuliano-dalmati.
I cosiddetti “infoibati” altro non erano che poche centinaia non di “veri italiani innocenti” ma di aguzzini e collaboratori del nazifascismo travolti dalla collera popolare dopo decenni di oppressione e di indicibili sofferenze da parte delle masse popolari martoriate di quei territori. Non vi fu alcuna “pulizia etnica antiitaliana” da parte dei partigiani comunisti jugoslavi, ma semmai quella collera giusta e doverosa fu un effetto dell’occupazione nazifascista e dei suoi efferati crimini.
Non è possibile nessuna “memoria condivisa” e in questo quadro il PMLI chiede da sempre con forza la cancellazione de “Il giorno del ricordo”, mostruosa ricorrenza anticomunista e antipartigiana funzionale alla riscrittura della storia finalizzata al dominio della classe dominante borghese italiana e dell’UE imperialista, lo scioglimento di tutte le organizzazioni fasciste, razziste, omofobe, antiabortiste, antifemminili e antigay e la chiusura dei loro covi, la ferma e totale opposizione ad ogni forma di equiparazione tra fascisti e antifascisti, tra nazismo e comunismo, nel quadro della lotta senza quartiere contro i fascisti vecchi e nuovi.
Per il PMLI Biella
Gabriele Urban
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Angelo
9 Febbraio 2022 at 20:55
Ma mochela