Opinioni
Una storia nuova per Biella
Sale & Pepe di Luigi Apicella
BIELLA – “Telefonami tra vent’anni, io adesso non so cosa dirti”, cantava Lucio Dalla in una sua bella canzone di tanti anni fa che mi è tornata in mente in questo inizio anno. Un inizio anno con tanta voglia di ricominciare, di uscire, di fare festa, nonostante le difficoltà.
Una voglia che ha contagiato per fortuna anche noi biellesi mai come in questi giorni desiderosi di colmare quel “vuoto” pauroso di due anni di chiusure dei locali e pandemia che fa ancora paura.
Tornando alla telefonata di Dalla, basterebbero vent’anni per riuscire a raccontare e a comprendere tutto ma veramente tutto quello che è successo ad ognuno di noi in questi ultimi due anni? Forse no…
La storia, quella vera, dicono si faccia prendendo le giuste distanze dagli avvenimenti che si vogliono raccontare, tuttavia un dubbio rimane: che anche tra vent’anni saremo qui a raccontarci le stesse identiche cose di oggi: la mancata festa in piazza per celebrare il primo dell’anno perché a Biella è bello divertirsi ma esageruma nen, il peduncolo autostradale che magari nel frattempo sarà tornato su Carisio ma che vedrete alla fine si farà, le funivie di Oropa che statene certi tra vent’anni saranno ancora lì pronte ad entrare in funzione.
Unica vera novità i treni che, tra vent’anni, si fermeranno finalmente anche a Brianco – nel frattempo divenuto nuovo polo attrattivo di molte attività tra il ludico e il commerciale con tanto di festa per la notte “brianca” – esaudendo così il sogno “proibito” di almeno tre generazioni di pendolari biellesi. D’accordo abbiamo scherzato (?) e guardato un po’ troppo in là, però da questo 2023 per Biella mi aspetto, dopo tante difficoltà, un cambio di rotta nel modo di agire e di pensare da parte di tutti affinché la storia dei prossimi vent’anni per Biella non sia già scritta e prevedibile. Il mio augurio per tutti noi è che si mettano, con il nuovo anno, le basi per un cambiamento reale e duraturo in modo che, telefonando a Biella tra vent’anni, una voce dall’altro capo del telefono possa dire: “Siamo spiacenti, la città che lei cerca ha cambiato numero e indirizzo…” Sarebbe il segno tangibile che siamo un po’ cambiati e siamo andati avanti. Finalmente. Buon anno a tutti!!
Luigi Apicella
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