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L’opportunità di riscoprire la settima arte anziché puntare sull’ennesimo supermercato

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

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Tanti soldi, poca sanità

BIELLA – In Italia i cinema sono in crisi e Biella non è esente dal drastico calo di affluenza nelle sale, come conferma Arrigo Tomelleri, titolare del Cinema Verdi di Candelo e presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema per il Piemonte e la Val d’Aosta. Anche in questo periodo di festa, che prima dell’era Covid rappresentava un’occasione fiorente per i cinema, si registra un calo di spettatori del 50%.

Tra le cause incidono il proliferare di produzioni di scarsa qualità, incentivate dai fondi statali e che non incontrano l’interesse del pubblico; inoltre la distribuzione, poco regolamentata in Italia, favorisce le piattaforme a pagamento, indebolendo il cinema. A Biella peggiora la situazione la scarsa affluenza di giovani nelle sale, sia per il generale disinteresse per il grande schermo da parte delle nuove generazioni sia per un tasso di popolazione giovane tra le più basse a livello nazionale.

Il cinema per l’Italia rappresenta un patrimonio culturale di eccellenza, Biella, avvantaggiata dalle sue piccole dimensioni, potrebbe diventare un riferimento per la creazione nei giovani della cultura del cinema, partendo dalle scuole e valorizzando il sapere di esperti locali, quali i critici Giuseppe Gariazzo e Grazia Paganelli ed i registi, per citarne alcuni, Beppe Anderi, Maurizio Pellegrini e Manuele Cecconello. Un biellese illustre, Aberto Barbera, presidente di un festival internazionale tra i più importanti del mondo dovrebbe essere preso come riferimento per cambiare passo in città e, magari, per attrarre ragazze e ragazzi da altri territori.

Uscire dalla solitudine delle proprie case, sconnettersi dal telefono per un paio d’ore e farsi coinvolgere da un film sul grande schermo seduti su comode poltrone, potrebbe piacere a molti giovani che oggi non prendono in considerazione il cinema tra i propri svaghi. Come opportunità per la rivitalizzazione di Biella, anzichè la monoidea dei supermercati qua e là, si potrebbe creare uno spazio per tramandare la cultura e la passione per il cinema alle nuove generazioni.

 

Vittorio Barazzotto

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