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La Biella che piaceVa

La Mongrando che Spiaceva

La rubrica settimanale curata da La Biella Che Piaceva

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la mongrando che spiaceva

Biella seconda in classifica per qualità del clima, sicuramente una notizia che ha suscitato ilarità, gioia, stupore e anche un pizzico di imbarazzo, soprattutto perché si tratta di un dato estrapolato da una media stagionale non proprio attendibile. Insomma, l’ennesima mezza verità a cui siamo abituati, quindi passiamo allegramente oltre e andiamo a sovvertire l’ordine delle cose, perché il clima mite è tale solo a livello atmosferico, altro paio di maniche sono i primi consigli comunali post elezioni amministrative.

Passi per Biella che ancora deve scaldare i motori, facciamo un focus su Mongrando, per anni roccaforte e baluardo del buon Tony Filoni che, tra ospiti e battaglie, ha fatto del paesino un punto di riferimento per la solidarietà e il volemose ben.

Giusto o sbagliato che sia non sta a noi giudicare, però sta di fatto che il vento è cambiato in queste settimane, con il Giuda Teagno (appellativo non coniato da noi) e la sua compagnia dell’anello a farla da padroni, dopo la vittoria sul filo di lana delle scorse settimane, grazie a una coalizione di sinistri, destri, centri e laterali vari.

Neanche il tempo di accorciare la fascia da sindaco che già sono volati i primi stracci, anzi i primi striscioni con un consiglio comunale parecchio animato. Tra frecciatine, risatine, battutine, insomma una serie di ine che hanno imbarazzato i presenti e i non addetti ai lavori che, per un attimo, sembrava di stare al circo ma senza tigri o leoni, soltanto iene ridens e clown.

Se queste sono le premesse, si preannunciano cinque anni belli carichi che quasi ci toccherà aprire una filiale stile “la Mongrando che piaceva” o forse dovremmo dire che Spiaceva.

Non staremo però qui a dare torti o ragioni, a valutare la scelta di togliere uno striscione lì da tempo, una bandiera li da tempo, un simbolo li da tempo ma si sa, come ci è stato riferito, le grondaie si sono deteriorate più in fretta del previsto, maledetta pioggia che non perdona e si abbatte furiosa dopo anni di goccioline innocue.

Speriamo che questi siano solo strascichi di una campagna elettorale animata, forse anche troppo e confidiamo che si torni il prima possibile a lavorare per il bene del paese anche perché se i problemi sono tutti per uno striscione vuol dire che siamo messi bene, oppure male, dipende dai punti di (s)vista.

Per concludere, in bocca al lupo a tutti sperando che Toni, dopo la sconfitta, non aumenti i prezzi dei panini, mal che vada, faremo uno striscione di protesta anche noi, con la preghiera che le grondaie reggano.

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4 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    24 Giugno 2024 at 16:47

    Ah ecco che dopo il cambio di passo (era ora) al comune di Mongrando, la rubrica del partito comunista (o che vorrebbe essere tale) torna a raccontarci il “suo” punto di vista (sinistrofilo) a proposito della più che lecita e dovuta rimozione degli striscioni che imbrattavano la facciata del Comune di Mongrando. Per fortuna lo spacciatore di panini è tornato a fare quello che faceva prima.

    • gianna

      24 Giugno 2024 at 17:25

      il nuovo sindaco è del PD,a parte la giunta…e il comune rimane imbrattato con lo striscione degli alpini,che durante il covid si trovavano ovunque…..evviva sempre la bandiera della Pace..contro ogni schifosa guerra!!!

    • Giovanni

      25 Giugno 2024 at 22:07

      Finalmente è finita la linea Rossa e ipocrita, si spera che le cose sinistriane finiscano. I panini sono buoni, ma costano circa il 45 percento del resto del Piemonte. Questa è la Sinistra rossa, convinta e inriducibile.

  2. D

    24 Giugno 2024 at 19:51

    AL netto di tutto però bisogna essere anche realisti:il buon Tony riempiva di annunci roboanti antifa e contro ogni deriva di destra, ci avvisava cosa aveva preso Fratoianni (quello della Salis per capire) al suo banco dei panini e mentre si occupava dell’egitto di Regeni e della pace Ucraina le buche si mangiavano i bambini, le sterpaglie la strada e il paese piccino perdeva pezzi come ridere.
    Si dirà che non era colpa sua ma di anas (mi risulta strano che le strad einterne al pase siano a carico ANAS)ma di certo ad anas nessuno ha fatto il paiolo per una situazione disastrosa e disastrata che durava da almeno due anni abbondanti.

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