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La Biella che piaceVa

Il pippone della Lana

La rubrica settimanale curata dalla pagina satirica La Biella Che Piaceva

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Il Rally della Lana a Biella ha sempre rappresentato un motivo di orgoglio e coesione cittadina, fin da quando ero bambino non c’era anno che non si andasse a vederlo, magari anche solo la partenza oppure le auto esposte la sera prima della gara, o sul balcone di un amico che abitava proprio in prossimità del percorso.

Insomma, è sempre stato un qualcosa di radicato nella memoria cittadina e in tutto questo non si sono mai letti, negli anni, articoli di lamentele, indignazione, fastidio per tre giorni di strade chiuse.

Ora, in un periodo storico in cui l’insofferenza la fa da padrone, non mancano, per ogni cosa, i lamentini, i fastidiati, gli arrabbiati. I casi sono due, o c’erano anche prima e non se li cagava nessuno, perché non avevano modo di farlo sapere a tutti oppure siamo (siete) diventati un popolo di fighette rompicoglioni, dedite solo a infastidire e a infastidirsi per ogni minima cosa.

Forse non è neanche il rally il vero problema, forse soffrite di un qualche deficit di attenzione. Magari cercate i vostri 15 minuti di gloria esponendo il vostro sdegno in rete senza tenere conto che comunque le vostre lamentele non portano a nulla, non hanno alcun valore o peso nella società. Non esiste l’equazione: mi lamento sotto un post così la situazione migliora. Forse è questo il punto che vi sfugge, non serve a niente il vostro fastidio se non a generarne altro in noi che ci imbattiamo nei vostri commenti farneticanti.

Il rally passerà come è sempre passato e come passerà anche l’anno prossimo e quello dopo ancora e mentre voi starete lì a lagnarvi e a rodervi il fegato per tre giorni di strade chiuse, rumore, “ehhhh ma le auto a benzina quando a noi volete propinarci quelle elettriche, ehhh ma loro inquinano però va bene mentre mio nonno con il pandino del 94 non può circolare” (perché pure ste vaccate si leggono) noi ci godremo la sfilata o magari no, non a tutti può piacere ma non per questo ci metteremo a scassare le balle al prossimo. Buon rally.

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7 Commenti

1 Commento

  1. Steap63

    29 Luglio 2024 at 10:57

    Per scrivere una marea di stupidaggini così chiudete la rubrica che è meglio. Non c’è diritto a lamentarsi? Ma scherziamo? Come sempre il divertimento di pochi deve limitare la libertà della maggioranza.A vedere come sono organizzate le varie e spesso inutili manifestazioni ( soprattutto motoristiche dove non si rispetta minimamente il codice della strada) certo che i cittadini si lamentano. La differenza è che rispetto a un tempo la gente non sta più zitta e almeno non subisce in silenzio.

  2. Steap63

    29 Luglio 2024 at 11:00

    Inoltre la raffinatezza del linguaggio da scaricatore di porto dell’articolista è esemplare della pochezza argomentativo di tale articolo. Chissà invece che a forza di lamentarsi qualcosa cambi.

  3. Aldo

    29 Luglio 2024 at 14:10

    ha ragione ci sono compilation di lamentini o lamentoni,va bene solo quello che aggrada a loro ,in quanto al linguaggio è stato ancora misurato e gli scaricatori di porto hanno la loro dignità!e non rompono le balle come sti lamentini.

  4. Ardmando

    29 Luglio 2024 at 17:43

    E ti pareva che il paladino/a del nonsense non doveva tirare fuori l’ennesimo spreco di energia e spazio in questo giornale con la sua pregiatissima “rubrica”. Mi domando perchè si continui a dare spazio alle polemiche di costui/costei. Il Rally della Lana ha rotto le balle. Soprattutto quello storico, che causa solamente disagi e non porta alcun beneficio. Lo diciamo da anni e lo ripeteremo fino al giorno in cui la farsa su ruote non si correrà più.
    Per quanto riguarda l’altro Rally della Lana, ha rotto le balle anche lui. Fatevene una ragione, cariatidi legate al passato che non torna più: la Biella gloriosa è morta oltre 30 anni fa e persino il suo Rally è morto. E’ perfettamente lecito per i cittadini lamentarsi di due corse automobilistiche che portano disagi e in molti casi costringono le persone a stare in casa (perchè il Rally DEVE passare per strade pubbliche costringendo molti a sottostare al volere di pochi) o a dover pianificare percorsi alternativi, in giorni lavorativi perchè i fenomeni del baraccone itinerante del Rally della Lana devono fare i loro comodi.
    Perchè non si cercano un bel percorso alternativo su strade secondarie, magari anche più interessanti dal punto di vista agonistico, invece di chiudere al traffico strade pubbliche in un tripudio di “ho la macchina potente per compensare altri attributi fisici per i quali madre natura è stata poco generosa”.
    E ribadiamo il concetto all’autore/autrice di questa rubrica-farsa: prova a trovartici tu in mezzo a quel pandemonio e poi ne riparliamo. Troppo comodo fare i sostenitori dell’insostenibile con il cu*o degli altri. Vedi mai che a qualcuno non venga in mente di fare una bela petizione per far annullare per sempre le due messinscena a motori che tanto prima o poi verranno vietate dalle norme anti inquinamento. Anzi, forse forse basta aspettare che sia l’Europa a vietare queste cose, in nome della sempre più pressante cantilena del “pensiamo all’ambiente”.

  5. Paolo

    30 Luglio 2024 at 21:44

    concordo in pieno con gli altri commenti

  6. Stefano buscaglino

    1 Agosto 2024 at 6:53

    spero che il prossimo anno passi anche da crocemosso nella mitica inversione….lo spero davvero grazie

  7. Samuel

    1 Agosto 2024 at 7:15

    io invece e tanti altri siamo stufi di voi che rompete le balle…..cambiate città……io sono stufo delle corse a piedi delle corse in bici….ma non mi lamento…..a Biella c’è sempre stato il rally della lana e continuerà a esserci……voi siete i rompi balle dei rompi balle che c’erano già 40 fa…..

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