La Biella che piaceVa
Il biellese borioso con i grossi macchinoni
Sono sempre più prepotenti e quasi sempre alla guida di auto potenti, improbabili, dalla grossa cilindrata
Il biellese borioso con i grossi macchinoni. Sono sempre più prepotenti e quasi sempre alla guida di auto potenti, improbabili, dalla grossa cilindrata.
Il biellese borioso con i grossi macchinoni.
Piove piove la gatta non si muove, recitava un vecchio proverbio che insegnava molto o molto poco, a seconda dei punti di vista e ovviamente l’uomo ha imparato poco, perché è molto più facile così, ed ecco che con la pioggia, per volere o per piacere ci si mette sempre e comunque in strada, è normale, un po’ meno normale è il come lo si fa.
Sembrerà un luogo comune quello degli incidenti legati alle condizioni atmosferiche ma purtroppo non è così, è una realtà assodata quasi come gli impianti sciistici di Bielmonte che chiudono per neve, ma non divaghiamo.
Il curvone della superstrada
Sia chiaro, questa condizione riguarda probabilmente tante altre città ma noi siamo qui e quindi analizziamo la nostra. Quindi, quello che vorremmo capire è se sia davvero così difficile affrontare, ad esempio, il curvone della superstrada in sicurezza, a velocità contenuta, nei limiti e con le dovute accortezze senza per forza rifare la fiancata o peggio ancora mettere in pericolo altre vetture? È davvero così difficile rispettare i limiti sul rettilineo, quando la pioggia scende copiosa, quando la grandine, con chicchi grossi come uva, compromette la visibilità o il vento è così forte da piegare le piante, mal potate?
Eh ma la colpa non è mai di chi guida, c’è sempre una scusa, le buche, i lavori, l’asfalto mal fatto, certo certo, tutto vero, ma evitare una buca a 60km/h non ti fa decollare nel prato, non ti fa cappottare e non ti riduce l’auto un colabrodo (basta vedere le gallery dei vari incidenti o percorrere i sopracitati luoghi per rendersene conto).
Hanno sempre fretta
Siamo onesti, le nostre strade sono piene non solo di buche ma anche di incoscienti, presuntuosi, arroganti che ti fanno i fari centinaia di metri prima, chiedendo strada, perché loro hanno fretta, devono andare, dove non l’abbiamo ancora capito, che si immettono sulla super e pretendono la precedenza, invece di attendere, costringendo spesso chi arriva a manovre improbabili.
Sono sempre più prepotenti e quasi sempre alla guida di macchinoni, potenti, improbabili, dalla grossa cilindrata. Perché il biellese borioso, quello che parcheggia sulle aiuole, fuori dagli spazi, nei posti disabili senza pass e che appunto sfreccia a velocità folli è animato da questo senso di onnipotenza che lo fa sentire stocazzo e più il l’auto è grossa, più si sente di in diritto di poter fare tutto.
La pioggia non li ferma
Sono sempre stati così e non c’è evento atmosferico che li possa fermare, salvo poi capire di non essere quei gran fenomeni che credono, ma purtroppo, la maggior parte delle volte, lo capiscono solo dopo aver coinvolto altri.
Non esiste una cura, non esistono soluzioni se non sperare che facciano tutto da soli e noi, mal che vada ci facciamo qualche oretta in coda, aspettando che il carro attrezzi rimuova i resti di tanta arroganza che non serve a nulla, se non a far arrivare tardi noi e prima loro, ma all’ospedale, quando sono fortunati.
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Monica
7 Marzo 2024 at 14:44
vero vero,o quando in fondo a via Cernaia,tu cerchi di rispettare la precedenza nella rotonda,ma loro ti arrivano da dietro come una palla di fucile,e inevitabilmente ti entrano nel dididietro,e poi dicono”eeeh c’erano i cubetti,era bagnato,e la macchina non ha tenuto!” Ma te li hanno messi ieri i cubetti? Ma é vero,tanto la colpa non è mai loro,e non c’è cura,solo la speranza nella selezione naturale.
Ardmando
7 Marzo 2024 at 15:13
Un articolo dal sapore di “vorrei (avere il macchinone) ma non posso. Inutile, come tutti gli articoli di questa rubrica-circo.
Stefano
8 Marzo 2024 at 7:30
complimenti innanzitutto per la moderazione dei commenti. spero vivamente il sig. Ciccio(già il nome è un programma) sia denunciato quanto prima.
Ardmando
8 Marzo 2024 at 8:46
Qui l’unica verità è che tu sei uno dei “vorrei ma non posso” e sogni macchinoni dalla tua cameretta, pubblicando frasi farneticanti quando la mamma ti da il permesso di collegarti alla Rete.
Alessandro
7 Marzo 2024 at 17:25
Interessante articolo… Vogliamo parlare del far west dei parcheggi tra venerdì e sabato sera in zona via Ramella Germanin?
La cosa bella è che non c’è nessun organo preposto al controllo che veda qualcosa… Parcheggi per auto elettriche occupati da mezzi a carburante, parcheggi per disabili occupati senza tagliando, parcheggi che ostruiscono il traffico al di fuori della segnaletica, parcheggi contromano… Potessero metterebbero un’auto sull’altra. Qualsiasi venerdì e sabato sera in quella zona dalle ore 19 a mezzanotte è così: una bella mostra di inciviltà assoluta.
Matteo Alvigini
7 Marzo 2024 at 17:35
mamma mia che bassezza giornalistica. Una rosicata pubblica al macchinone che vorrei.. patetici
Michele
7 Marzo 2024 at 23:52
Vogliamo anche parlare di chi con la pioggia, va in città ai 20 all’ora, e frena di colpo per degli ostacoli immaginari, che vedono solo loro… Poi spesso la gente che va piano, e si sente a priori responsabile, gira con lampadine bruciate, stop bruciati…ehhh ma intanto vanno piano no ? Poi di lì vedete tutte ste macchine di grossa cilindrata negli incidenti, se considerate un 2000 una macchina di grossa cilindrata, nel 2024, siete rimasti un pò indietro. Comunque, se vedete uno da dietro che arriva spedito in superstrada, giusto per evitare incidenti, dategli strada appena potete, non tenervelo dietro con la becera mentalità da italiano medio del tipo :” se io vado a 90 ci vai anche tu “…. Macchinoni…4 suv del cavolo vedono già i macchinoni…
Ardmando
8 Marzo 2024 at 12:40
Eh ma il tenore dell’articolo è proprio quello del “vorrei ma non posso”. Gente che crede appunto che un suv sia un macchinone o che lo sia un 2000 di cilindrata con 200 cv. Gente che come ha detto lei, non è capace di stare in superstrada o in certi casi nemmeno di fare una rotonda. E vengono qui a fare la parternale, accusando il prossimo di boria e spocchia. Imparate a guidare, imparate a dare strada a chi non ha tempo da perdere perchè voi non siete capaci di guidare. Se c’è chi perde la pazienza è solo a causa del vostro intralcio alla circolazione. Invece dell’auto, usate le gambe.
Luisa
8 Marzo 2024 at 8:38
Con la pioggia o no i piloti dei macchinoni sono convinti, con l’acquisto drk mezzo, di aver acquistato anche un versione del codice stradale adattabile alle loro esigenze. Maleducati, spocchiosi, pieni di se ma…… tanto poverini
Ardmando
8 Marzo 2024 at 12:35
E’ molto più facile trovare la pensionata di turno che crea intralcio al traffico guidando alla velocità che un adulto medio può tenere a piedi.
Steap63
8 Marzo 2024 at 18:22
Ma dai…. corriamo fregandosene di tutto e di tutti, dei limiti, dei segnali…. come gli imbecilli che quotidianamente ti entrano in rotonda senza dare precedenza a velocità eccessiva,come quelli che continuano a telefonare come fossero in poltrona (quasi tutte donne tra i 20 e i 40 o gente con i camioncini ),quelli che non mettono le frecce, quelli che sorpassano per poi svoltare a destra tagliando di fatto la strada, quelli che non mettono le cinture (si rompessero la faccia e i denti sull’airbag), quelli che bevono…. e non protestare per carità. Qui non si tratta di suv o non suv si tratta di BUON SENSO che non c’è più in certe teste fatte solo di ossa craniche vuote. E chi se ne frega se ci va di mezzo qualcun’altro…. tanto c’è l’assicurazione. Poi c’è supponenza tanto le auto sono sicure e si può fare tutto…. poveri idioti. Lasciamo perdere i corrieri (ma le varie aziende BRT, UPS e compagni si rendono conto di come guidano i propri dipendenti?),i ciclisti, i monopattini, i pedoni tuffatori che non hanno capito che dovrebbero rispettare le regole come gli altri. Ma tanto chi vuoi che li becchi…. i vigili stanno meglio in ufficio che a far multe e vale per qualsiasi comune…. non frega quasi a
nessuno rispettare e far rispettare il codice stradale.La realtà è questa di un paese incivile. Ma chi ci va di mezzo è sempre qualcuno che non c’entra nulla
Dario Cimma
8 Marzo 2024 at 21:28
si vede che giri solo per Biella e non sai come sono le cose fuori.Se vai fuori dal biellese ti suicidi per come vanno le cose, ricordati che da noi le velocità di percorrenza sono ben più basse che in altre città; non parliamo poi di Milano, lì se non hai il launc control quando scatta il verde ti suonano in 4. Poi se vuoi vedere i macchinoni, Biella è all’ ultimo posto; vai a farti un giro in Toscana magari zona Prato li vedrai Ferrari, Aston Martin, Porsche, Lamborghini e compagnia cantante. credo che questo servizio sia scritto per difendere i pandisti da 30 all’ ora che si fermano a metà rotonda per far passare quelli che devono ancora entrarci oppure quelli che quando viene il verde prima di muoversi aspettano un colore migliore.
comunque buona guida a tutti
Steap63
9 Marzo 2024 at 7:56
La stupidità è un fenomeno trasversale….. ma quelle che ci sono a Biella (ma è così ovunque)si possono definire “rotonde”? Poi ci sarà chi va piano in rotonda forse per evitare gli idioti che entrano ai mille allora senza nemmeno girarsi. Ma evidentemente va bene così…… meglio fare gli imbecilli che essere un minimo prudenti o partire da casa 5 minuti prima. Meglio fiondarsi sulla strada a palla come se non ci fosse un domani . Poveri cretini…. ma se avete un incidente non ci arrivate proprio dovete arrivare. Dimenticavo….. ci sono poi anche gli idioti che invece di guardare davanti hanno lo sguardo abbassato sul telefonino……
Ardmando
9 Marzo 2024 at 8:56
Lo rotonde bisogna saperle usare e ci sono troppi nonnini e nonnine (di nome e di fatto) che ancora oggi le considerano un mostro temibile. Se poi lei ha del tempo da perdere, sono fatti suoi. Imparate a guidare, invece di criticare il prossimo.
Ardmando
9 Marzo 2024 at 8:54
Esatto, Biella città di vecchi e di persone che guidano come vecchi. Chi ha scritto l’articolo probabilmente è un po’ come tanti leoni da tastiera: scrive standosene comodamente a casa, senza aver mai visto di persona come stanno le cose. A Biella ci sono più incidenti per lo stato pietoso delle strade che per fantomatici macchinoni o gente che sfreccia come piloti di F1. Dovrebbe provare a fare il paragone con città veramente pericolose in tal senso. Ma vista la bassissima qualità degli articoli di questa rubrica, non sono meravigliato. Mi meraviglio che continui ad essere pubblicata.
Pol
9 Marzo 2024 at 15:16
articolo senza senso ,scritto da chi non ha mai provato a battere le piste da sci poi la provincia ha chiuso la strada x chi dovevano aprire gli impianti?sempre a criticare ,fare però mai.