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Rubrica LBCP: I social sono ormai un catalizzatore di ignoranza e cattiveria

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BIELLA – Qualche anno fa qualcuno disse che internet avrebbe reso il mondo un posto migliore, ampliando le conoscenze e permettendo anche a chi non aveva possibilità di accedere a contenuti fino a quel momento prerogativa di pochi. Il tempo è passato, la rete si è evoluta. Ma sfortunatamente non di pari passo con la voglia di conoscenza.

Biella non è stata da meno, ne abbiamo parlato tanto, forse troppo ma mai abbastanza di come i social siano ormai un catalizzatore di ignoranza, cattiveria, maleducazione e presunta superiorità morale.

Abbiamo aperto la pagina de La Biella che piaceVa per dimostrare che si potevano dire le cose senza necessariamente essere pesanti, che si poteva ridere di tutto senza prendere nulla sul serio, siamo stati bravi (e modesti) nel farlo, ci siamo divertiti e vi abbiamo fatto divertire ma purtroppo c’è sempre una minoranza ottusa e ignorante che, dal divano di casa, non avendo argomenti, ha come unico obbiettivo quello di vomitare ogni forma di disagio in rete.

Cercando forse di compensare una mancanza di attenzioni o di una presunta (ma sempre più concreta) ignoranza di base che nessuna rete internet potrà mai colmare.
Abbiamo scritto, commentato, argomentato, preso posizioni scomode sempre nel rispetto delle opinioni altrui, a volte abbiamo sbagliato, ci siamo scusati, altre volte abbiamo difeso con i denti la nostra posizione, ma quando ci si trova a dover lottare ogni giorno con persone prive di una qualsiasi forma di empatia, umorismo, leggerezza o anche solo di capacità cognitive di base, allora diventa tutto molto, troppo difficile.
In questi quattro anni siamo stati accusati di essere, a rotazione, comunisti, fascisti, razzisti, buonisti, insensibili, falsi, accomodanti e ridicoli.

Qualcuno ha anche osato di più augurandoci le peggio cose, ancora risuona l’eco di un messaggio privato che recitava “spero che le vostre famiglie muoiano”.

Ci siamo passati sopra, ne abbiamo riso (a denti stretti) confidando che fossero solo episodi sporadici ma così non è stato, le cose non migliorano mai quando la gente nascosta dietro un monitor ha libertà di insultare impunemente.

Qualcuno ci ha detto “resistete, fregatevene, non fate il loro gioco” .. ecco appunto, un gioco, questo è (era) per noi, un passatempo gratuito che tale doveva rimanere e sinceramente quale pazzo continuerebbe a giocare un gioco che non ama più, che non gli porta alcuna soddisfazione e che probabilmente non vincerà mai? Nessuno e noi proprio questo siamo, nessuno.
Continueremo a scrivere su questo quotidiano, saltuariamente, perché qualcuno lo deve pur fare ma non temete, sarà sempre peggio, perché il popolo dell’odio è in agguato e Biella non vuole sicuramente restare indietro.

Continuate a commentare tutto senza alcun filtro, continuate a riversare la vostra ignoranza in rete che è quello che vi riesce meglio, noi staremo a guardare, in disparte come si fa allo zoo anche se, purtroppo però voi (e per noi) non andrete mai in estinzione.
Buona fortuna.

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