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Biella che piange per un po’ di asfalto

La tradizionale rubrica curata dalla pagina satirica La Biella Che Piaceva

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Proseguono i cantieri a Biella e ovviamente, parallelamente, le lamentele, ma d’altronde che cantieri sarebbero senza qualcuno che si indigna? “Fateli di notte i lavori, fateli ad agosto, fateli di nascosto, ma quando finiscono? E quando iniziano? Ma è mai possibile? Dureranno mesi, anni, per sempre”.

Non serve a nulla ricordare al popolino che in fondo sono migliorie, aggiustamenti, che un po’ disagio è utile ai fini di un progetto più a lungo raggio. Quello che conta è dire male sempre e comunque. Ma questa è Biella, che piange per le buche e si dispera per i disagi causati da chi quelle buche le deve aggiustare. Siamo fatti così e lo saremo per sempre.

Le battaglie importanti lasciamole agli altri, quello che conta è dirlo sui social, dal divano, comodi comodi e intanto le cose vanno avanti ugualmente. Quante guerre online a suon di “fate pena”, tutti con la soluzione in tasca, l’alternativa migliore e i progetti più innovativi, peccato che restino sempre e comunque confinati al virtuale. Biella colma di ingegneri mancati, strateghi improvvisati, esperti dell’ovvio e professionisti del pias nen.

Ogni anno la stessa cantilena ma è tutto bellissimo, perché in fondo anche questo è un modo per passare il tempo e quanta tenerezza per quei rari momenti di quiete, spulciando le notizie senza trovare nulla da denigrare, scagliandosi così su ogni articolo, litigando sulle previsioni meteo e facendo la voce grossa per il nulla assoluto. Cantieri e lavori, sempre e comunque, poco importa se si parte dalla strada X, ci sarà qualcuno a ricordarci che la strada Y è molto peggio.Biella come tutte le città vive di rancore social e noi ci nutriamo di tutto questo, un po’ come un teatrino di paese, con attori improvvisati e un pubblico di affezionati, pronti a tifare per uno o per l’altro, applaudendo i campioni dell’ovvio e salutando i professionisti del disagio come divi. Biella quanto ti amiamo, quasi come l’odore dell’asfalto appena posato ma mannaggia, non potevate farlo di notte?

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3 Commenti

1 Commento

  1. Pol

    16 Settembre 2024 at 12:37

    lassa che l’acqua vada in giù e il fumo vada in su.

  2. Stephan

    16 Settembre 2024 at 15:07

    ZzzZzZzz…

  3. Ardmando

    16 Settembre 2024 at 18:30

    E noi che speravamo TANTO che con l’articolaccio della volta scorsa che parlava di pensione, ci fossimo liberati di questa INUTILE rubrica del pessimismo, della polemica sterile e del qualunquismo. Purtroppo il desiderio non si è avverato.

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