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Biella

Benvenuti a Biella maledetti Vip

La rubrica curata dalla pagina satirica La Biella Che Piaceva

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rubrica lbcp

Ogni volta che un personaggio “famoso”, cosiddetto Vip, fa tappa a Biella, sui social si scatena il panico e si leggono le peggio cose, insulti e beceri commenti farciti di ogni cattiveria possibile, senza dimenticare l’ immancabile “e questo chi ca**o è?” come se tutti dovessero per forza conoscere tutti, commenti superflui per dimostrare a non si sa bene chi una superiorità intellettuale “fingendo” di non sapere chi sia questo o quello, con una supponenza che sfiora il ridicolo.

A volte mi domando se alcune persone si reputino normali, parliamo di padri di famiglia, nonnine amorevoli con la foto profilo assieme al nipotino, gente comune che condivide immaginette di Gesù e Amen a uffa, ragazzi, ragazze, insomma una moltitudine di “persone” che solo all’idea di condividerci l’ossigeno fa spavento.

Invece di essere orgogliosi o in qualche modo fieri che un personaggio famoso (che piaccia o meno lo è) faccia visita anche solo di striscio alla nostra provincia, facendo pubblicità alle nostre eccellenze anche solo con la presenza, vomitate il peggio di voi, senza contare i commenti sessisti, in caso di Vip al femminile, seguiti dall’immancabile faccina come dire “eh, oh, è una battuta, dai ridete, non dico sul serio”. (Vi svelo un segreto, non fate ridere, fate solo molta compassione).

Il biellese medio passa il suo tempo a lamentarsi di quanto questa città sia isolata, ignorata, triste e vuota e appena qualcuno da fuori ci fa tappa (creando un ovvio mini evento mediatico)… olè lammerda esce tutta dal vaso. Ben vengano i Vip, che portano visibilità e lustro ai nostri talenti, non c’è nulla di male, non vi tocca il portafoglio la cosa ma dovrebbe almeno toccarvi il cuore e far uscire un po’ di orgoglio cittadino.

Ne verranno altri (forse) e si spera abbiano meno tempo di noi e di voi per leggere certi commenti di basso livello, altrimenti farebbero marcia indietro prima ancora di arrivare, per la gioia dei detrattori, gli stessi che poi piangono e si lagnano perché Biella non se la caga nessuno.

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