Il Punto Esclamativo
Marco raddoppia: Lucidi Frammenti di un rigore in movimento. Let’s Go!
“Il Punto Esclamativo”, la rubrica di Corrado Neggia

A distanza di due anni dalla presentazione della prima raccolta battezzata “Le mie poesie”, Marco Debernardi raddoppia (con “Lucidi Frammenti”), proprio come i suoi amati campioni in bianconero erano soliti fare sul campo! Doppietta dopo doppietta!! È la storia a parlare per lui!!! Biellese doc, classe di ferro 1946, ex imprenditore tessile, legò il proprio nome alla Biellese, di cui fu comproprietario e manager per 18 intensi anni. Proprio sotto quella gestione, la squadra sfiorò i fasti della serie B, attirando allo stadio spettatori a migliaia, giocando sui campi più prestigiosi a qualunque latitudine della Penisola.
Chiaramente appassionato di calcio, oltre alla “Sua” Biellese sposò la bellezza e il fascino della Vecchia Signora. La Juventus fa parte del suo mondo, i cui simboli appartengono alla leggenda del calcio bianconero e mondiale: Sivori prima, Platini dopo. Una coppia legata indissolubilmente dal marchio di fabbrica stampato sulla schiena: 10! Del calcio moderno apprezza il modo di intendere il football di Antonio Conte, peraltro ex simbolo juventino in campo (pure da capitano) e in panchina. Insomma dal calcio alle poesie come un lancio millimetrico di Michel Platini e la verve irridente di un dribbling confezionato da Omar Sivori. E la rete sempre gravida di palloni.
Per restare in tema, proprio in questi giorni, uno “sgambetto” improvvido (e malandrino!) ha fermato Marco Debernardi “lanciato a rete”, tanto da costringerlo a una non preventivata convalescenza… ma non prima di aver calciato un altro rigore (metafora!) preferendolo, come arma, a quella biblica (e forse desueta) stampella da lanciare oltre all’ostacolo. Trasformazione perfetta e palla al centro. Arrivederci al prossimo contropiede. Al prossimo (arrembante!) assalto…
LET’S GO
L’importante è andare. Muoversi nella continua ricerca di qualcosa. Che a casa tua non c’è (Le mie poesie – m.d.)
Corrado Neggia
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