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Climatizzazione, i dati del 2022 confermano il primato delle pompe di calore

Aumentano le vendite degli apparecchi per la climatizzazione

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Il 2022 è stato un altro anno particolarmente positivo per le vendite dei sistemi di climatizzazione; è quanto emerge dai dati pubblicati da Assoclima (l’Associazione dei produttori di sistemi di climatizzazione), che confermano il trend di crescita che aveva già contraddistinto il mercato italiano nel corso del 2021. In particolare, sono le pompe di calore a far registrare le più alte percentuali di crescita, confermandosi come la soluzione più diffusa per gli impianti di climatizzazione domestica di nuova generazione.

I fattori di crescita del mercato

Tra i fattori che hanno maggiormente alimentato l’aumento delle vendite e la conseguente crescita del mercato figurano certamente gli incentivi statali (Ecobonus e Bonus grandi elettrodomestici, confermato dal nuovo esecutivo), volti a promuovere la dismissione degli impianti obsoleti a favore di apparati più moderni ed efficienti dal punto di vista energetico. Le agevolazioni, infatti, rispondono all’urgenza di ammodernare il patrimonio edilizio italiano (non a caso, i bonus sono legati ad interventi di ristrutturazione di singole unità abitative o interi condomini), al fine di ottimizzare il dispendio energetico e la sostenibilità ambientale degli edifici.

Un altro aspetto che ha positivamente influenzato le vendite degli apparecchi per la climatizzazione è la crescita dell’e-commerce di settore. Le unità per i sistemi di condizionamento, infatti, sono facilmente reperibili anche online, grazie alla presenza di shop digitali specializzati, che mettono a disposizione dell’utenza un’ampia gamma di prodotti dei principali brand di riferimento. È il caso, ad esempio, dei climatizzatori Daikin, un marchio che offre soluzioni di vario tipo (dai Multisplit agli impianti di climatizzazione canalizzata), molte delle quali disponibili anche all’interno del catalogo di un e-commerce specializzato come Emmebistore.com.

Inoltre, la possibilità di acquistare online un climatizzatore (e le relative componenti) non preclude la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali, anzi: tenendo traccia dei pagamenti e della transazioni, è possibile portare in detrazione le spese sostenute per sostituire un vecchio impianto, riportandole nella dichiarazione dei redditi o comunicando gli interventi all’ENEA, a seconda dell’incentivo richiesto.

I dati di settore

In base all’elaborazione statistica di Assoclima, nel corso del 2022 il segmento dei climatizzatori monoblocco ha registrato un +33,2% in volume e un +34,1% in valore. I sistemi VRF e mini VRF, invece, fanno segnare un incremento in volume del 15,7% e in valore del 19,9%; percentuali positive anche per gli impianti multisplit (+11,1% in valore).

Per i sistemi a ventilazione meccanica controllata (VMC), il dato mostra una forbice piuttosto ampia tra volume (+9,2%) e valore (+28,2%); riscontri positivi arrivano anche dagli impianti trasferibili e quelli monosplit. Di segno opposto, invece, i dati riguardanti i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua (-17,2% in valore e -33,7% in volume); percentuali negative caratterizzano anche il segmento dei condizionatori packaged (-6,4%) e rooftop (-6,5%).

Come già accennato, la categoria delle pompe di calore è quella caratterizzata dagli incrementi più consistenti, al pari delle apparecchiature idroniche condensate ad aria: + 108,2% in volume e +126,9% in valore, per quanto concerne i sistemi che rientrano nella fascia di potenza inferiore a 17 kW. Il dato, estremamente positivo, si colloca nel solco di un trend analogo consolidato già nel corso del 2021, non solo in Italia ma anche in Europa. A confermarlo sono i dati comunicati dalla European Heat Pump Association (EHPA): nel 2021 le vendite di pompe di calore sono aumentate di oltre un terzo, superando quota 2 milioni di unità vendute in tutto il Vecchio Continente; l’Italia, grazie ad un incremento del 63,2%, si colloca al secondo posto in Europa dopo l’Irlanda (+139,4 %), confermando una tendenza estremamente positiva per il settore.

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