Idee & Consigli
Affitti a Milano: il nuovo piano comunale per il canone concordato
Alla fine di luglio è stato sottoscritto un nuovo accordo per il canone concordato, vantaggioso sia per gli inquilini che per i proprietari
Il problema del caro affitti a Milano continua a conquistare le prime pagine dei giornali. A dimostrarlo, ci pensa la ripresa delle proteste degli studenti nelle tende. Rispetto agli anni passati, però, sembra che qualcosa si stia muovendo a livello istituzionale.
Alla fine di luglio, infatti, è stato sottoscritto un nuovo accordo per il canone concordato. Questa tipologia di contratto di locazione immobiliare, disciplinata dalla Legge 431/1998, è vantaggiosa sia per gli inquilini, sia per i proprietari.
Se i primi possono apprezzare un canone calmierato, i secondi, invece, possono usufruire di vantaggi fiscali come la riduzione dell’IMU, la cedolare secca al 10%, la diminuzione della base imponibile IRPEF e la riduzione dell’imposta di registro.
Con una durata pari a 3 anni e rinnovabile per ulteriori 2 – non a caso, questa tipologia di contratto viene spesso chiamata in causa con l’espressione 3+2 – prevede, per la definizione dei canoni mensili, accordi tra gli enti locali e le associazioni di inquilini e proprietari.
Con lo scopo di incentivare i proprietari che propongono i propri immobili sul mercato delle locazioni a Milano a scegliere questa opzione, il 27 luglio 2023 è stato sottoscritto un nuovo accordo che ha portato, rispetto allo status quo passato, diverse modifiche degne di nota.
La situazione attuale è caratterizzata da numeri a dir poco negativi: nel 2022, su oltre 35mila contratti di locazione immobiliare sono stati circa 800 quelli a canone concordato.
Con il nuovo accordo, il territorio comunale è stato innanzitutto diviso in 5 zone – meno rispetto al passato, quando erano 12 – tra loro omogenee. Per ciascuna di esse, sono stati fissati un limite minimo e uno massimo per quanto riguarda il canone mensile.
Come vengono individuate le fasce? Sulla base di un punteggio calcolato tenendo conto di diversi fattori. Tra questi è possibile citare le caratteristiche del singolo alloggio.
Rispetto agli anni passati, è stata introdotta una grande novità: per la prima volta, si parla, quando si nomina il canone concordato a Milano, si chiamano in causa anche tariffe per le stanze singole per gli affitti agli studenti universitari (tra i requisiti, spicca la metratura minima di 12 metri quadri e la possibilità di avere libero accesso agli spazi comuni).
Canone concordato a Milano: le novità per i proprietari
Il nuovo accordo per il canone concordato a Milano ha portato all’introduzione di diversi nuovi vantaggi per i proprietari. Quali sono? L’erogazione di un contributo una tantum di 2000 euro per ogni contratto di locazione immobiliare attivato con canone concordato, un contributo per le ristrutturazioni fino a 4000 euro, un fondo di garanzia avente il fine di ovviare al problema delle morosità attraverso una copertura delle rate non pagate fino a 18 mesi.
Come scegliere la casa da affittare a Milano
Bisognerà aspettare ancora un po’ per capire se questa novità riguardante il canone concordato a Milano riuscirà a impattare in maniera positiva sulla situazione, indubbiamente difficoltosa, delle locazioni immobiliari sotto la Madonnina.
Lato inquilino, rimane ferma l’importanza di scegliere con consapevolezza la casa da prendere in affitto.
Alcuni ragionamenti sono comuni alle situazioni in cui si acquista. In entrambi i casi, per esempio, è opportuno riflettere sulla vicinanza rispetto al luogo di lavoro (per amor di precisione, è il caso di ricordare che, a Milano, praticamente tutte le zone sono coperte dai mezzi pubblici).
Importante, inoltre, è considerare la prossimità rispetto a scuole, supermercati e altri servizi.
Alla base di tutto, deve esserci la selezione attenta degli annunci. Ciò vuol dire, per esempio, passare in rassegna gli appartamenti in affitto a Milano su portali come ImmobiliOvunque, sito online dal 2018 che si contraddistingue per la presenza esclusiva di annunci redatti e pubblicati da agenzie immobiliari referenziate e qualificate in città.
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