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Testa mozzata di un cinghiale trovata lungo un sentiero

La segnalazione

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Testa mozzata di un cinghiale trovata lungo un sentiero

Testa mozzata di un cinghiale trovata lungo un sentiero.

Testa mozzata di un cinghiale trovata lungo un sentiero

Non è vero che a Natale tutti sono più buoni, e sopratutto non sono più civili. Tanto che nei giorni scorsi a Gattinara qualcuno non si è fatto scrupoli ad abbandonare la carcassa di un cinghiale (per la precisione una testa mozzata) non lontano dalla lanca di Ca’ d’Assi, lungo uno dei sentieri più frequentati da famiglie con bambini.

La segnalazione arriva dalle guardie salvambiente cittadine, volontari che si occupano di tenere sotto controllo il territorio e segnalare abbandoni di varia natura.

La testimonianza della guardia

«Nei giorni scorsi – racconta Paolo Miglio, guardia salvambiente e appassionato di natura – ero a passeggio con i cani su una delle sterrate lungo il Sesia, in località Ca’ d’Assi. Ad un certo punto ho visto in mezzo al sentiero qualcosa che già da subito sembrava quello che era, la testa di un cinghiale. Dalle dimensioni dei resti, era un suino probabilmente di un quintale, un quintale e mezzo».

«La testa era stata tagliata chirurgicamente con un coltello ed era lì al massimo da un giorno o due. Ho fatto il 112, chiamando i carabinieri forestali, che sono intervenuti subito rimanendo poi sul luogo con un veterinario. Due le considerazioni: la strada in questione è molto transitata da amanti del trekking e bici, o semplicemente da famiglie con bambini. In secondo luogo va ricordato che siamo in un periodo in cui è diffusa la peste suina, contagiosa per gli animali». Lo riporta Notizia Oggi 

Si tratta di bracconieri?

Sui responsabili, si possono fare solo ipotesi. «Con molta probabilità si tratta di bracconieri – avanza Miglio -. Sicuramente non può essere stato un lupo, visto che i lupi non sono provvisti di coltello».

Sempre nei boschi lungo il Sesia, un mese e mezzo fa erano stati rinvenuti pezzi di un cinghiale squartato. La zona non era lontana dall’attuale ritrovamento. «Difficile beccare sul fatto queste persone. Forse aumentando le fototrappole, magari agli imbocchi delle sterrate, si riuscirebbe ad immortalare le targhe degli autoveicoli su cui trasportano le carcasse».

Il Comitato Salvambiente, sebbene sia nato da poco a Gattinara, è molto attivo sul territorio, ma va da sé che il problema degli abbandoni deve essere affrontato con una serie di azioni congiunte di controllo.
Foto d’archivio

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