Fuori provincia
“Mi sono perso”, poi il silenzio: 15enne trovato morto in Valle d’Aosta
Tragedia.

“Mi sono perso”, poi il silenzio: 15enne trovato morto in Valle d’Aosta.
“Mi sono perso”, poi il silenzio: 15enne trovato morto in Valle d’Aosta
Un’escursione in montagna durante una vacanza si è trasformata in una tragedia. Un ragazzino di 15 anni è stato ritrovato senza vita all’alba di mercoledì 23 luglio lungo un versante della Becca di Viou, a circa 2.000 metri di quota. Il giovane, originario della Bretagna (Francia), si trovava in Valle d’Aosta con la famiglia per un periodo di villeggiatura. Lo riportano i colleghi di Notizia Oggi.
Nel tardo pomeriggio di martedì, durante la discesa dalla cima a 2.859 metri che domina la piana di Aosta, il giovane aveva contattato i genitori. “Mi sono perso”, aveva detto, spiegando di aver smarrito il sentiero e di essere affaticato. In un video inviato poco dopo, il ragazzo mostrava una traccia in lontananza che intendeva seguire per tornare a valle. Quel messaggio, inviato alle 18.38, è stato l’ultimo segnale ricevuto.
Scatta l’allarme
Alle 20, non vedendolo rientrare e non riuscendo più a contattarlo, i familiari hanno dato l’allarme. È scattata immediatamente una vasta operazione di soccorso coordinata dai vigili del fuoco, con il supporto del Soccorso alpino valdostano, della Guardia di finanza di Cervinia e del Corpo forestale regionale. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte, anche con l’ausilio di droni e con la presenza sul posto del sindaco di Valpelline.
Con le prime luci del giorno, l’elicottero della Protezione civile ha effettuato i sorvoli nella zona individuata grazie ai dati gps trasmessi dal cellulare del ragazzo. Intorno alle 6 del mattino è stato ritrovato senza vita in un canalone.
Vittima di una caduta
Secondo la prima ricostruzione potrebbe essere scivolato mentre cercava di raggiungere la traccia che aveva individuato. Il medico legale ha confermato il decesso a seguito dei traumi riportati nella caduta. I finanzieri del Soccorso Alpino stanno completando gli accertamenti e la relazione per l’autorità giudiziaria, che al momento orienta verso un tragico incidente autonomo.
Il corpo del ragazzo è stato trasferito alla camera mortuaria di Aosta. La comunità locale, profondamente colpita, si stringe attorno alla famiglia, sconvolta da un dolore indicibile.
Foto d’archivio
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Ardmando
24 Luglio 2025 at 8:09
E’ così logico per dei genitori lasciare andare in escursione a quasi 3000 metri di altitudine il proprio figlio minorenne, da solo, e poi piangere perchè il ragazzino è morto. Inutile fare ragionamenti e trovare ragioni e spiegazioni. Adulti che hanno alle spalle anni di escursioni ed esperienza, muoiono per gli stessi motivi. Ma permettere ad un ragazzino di andare da solo in montagna, considerando quanto poco perdoni la montagna a chi non ha esperienza, è da irresponsabili. Poi se ne sono fregati fino alle 20, dopo che il ragazzino aveva mandato un ultimo video quasi due ore prima. Certe persone non dovrebbero riprodursi.