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La musica originale di Quelluomo

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Simone è alla prima esperienza con una band anche se ha sempre gravitato nell’ambito della scena musicale locale. Gianfranco, Stefano e Luca provengono da diverse esperienze: per i frequentatori della scena live biellese degli ultimi dieci anni non saranno nuovi i nomi di Ban, Eyekum, Sistema Dodicimale, Delirio Zen, Troskij Beat o ancora formazioni affiliate al collettivo noise MdM, come Zèrmen Sbuàsa e Kissinger, questi ultimi usciti nel 2013 sulla compilation ‘Miscellanea’, del progetto Tois di Torino.

“Quelluomo” è il nome di un gruppo di giovane formazione, benché composto da elementi con una certa esperienza musicale alle spalle: Simone Rusalen (voce e testi), Luca Bertolini (batteria), Gianfranco Ronda (basso) e Stefano Pilotto (chitarra ed effetti). Simone è alla prima esperienza con una band anche se ha sempre gravitato nell’ambito della scena musicale locale. Gianfranco, Stefano e Luca provengono da diverse esperienze: per i frequentatori della scena live biellese degli ultimi dieci anni non saranno nuovi i nomi di Ban, Eyekum, Sistema Dodicimale, Delirio Zen, Troskij Beat o ancora formazioni affiliate al collettivo noise MdM, come Zèrmen Sbuàsa e Kissinger, questi ultimi usciti nel 2013 sulla compilation ‘Miscellanea’, del progetto Tois di Torino.

La band, nata nel 2012, si manifesta live dal 2013 in poi, suonando finora in locali del territorio e, recentemente, è anche stata ospite al Walking Bridge Fest a Castelletto di Branduzzo, nel pavese. Quelluomo propone musica originale dal suono ‘grosso’ e con parole in italiano.

“Siamo ancora in una fase dove principalmente ci occupiamo di produrre materiale, per adesso non c’è in piedi nessun discorso di incisione. Suoniamo il più possibile, vorremmo sviluppare ancora di più il suono che ci identifica e ci rende riconoscibili. Abbiamo intenzione di produrre dei video, ma vogliamo farlo con un approccio diverso dal solito, quindi ci lavoreremo”.

Quelluomo veste di nero, si muove in atmosfere nebulose, noise e psichedeliche che loro stessi definiscono ‘psichrock’, ma lo spirito della band è tutt’altro che buio: “La nostra musica, per cominciare, ci diverte. Ci dà tanto in termini emotivi, e nel limite del possibile ci auguriamo emozioni anche chi ascolta. La musica per noi è un banchetto di vino e carne infinito. Deve essercene tanta, e deve essere buona”.

Le prossime date live sono previste per l’estate, appena sarà terminato l’arrangiamento dei brani.  Alla domanda ‘progetti futuri e sogni nel cassetto’ i 4 ragazzi rispondono così: “Vorremmo suonare ovunque, avere un seguito interessato (che già sta iniziando a crearsi) e ci piacerebbe prima o poi incidere questa musica… Possibilmente sulla pietra! Cercateci sulla nostra pagina facebook (ci raccomandiamo, ‘quelluomo’ senza l’apostrofo)”.

Maria Carola Saccoletto

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