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Il comune di Villanova d’Asti ha conferito la cittadinanza onoraria a Francesco Alberti La Marmora

Rinsaldato un legame storico tra quel luogo e la famiglia dei quattro generali La Marmora.

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Sabato 18 settembre a Villanova d’Asti si è tenuto il convegno “Tra Risorgimento e i giorni nostri: tre dipinti in comune” in occasione dell’inaugurazione e posa di tre dipinti presso la Confraternita dei Batù.

Per la comunità di Villanova è stata una celebrazione della propria storia e delle proprie radici: le tre opere infatti ripercorrono idealmente una linea temporale attraverso i momenti fondanti della storia villanovese, partendo dalla figura di Raffaella Argentero di Bersezio, moglie di Celestino Ferrero della Marmora e madre degli eroi del Risorgimento Alberto, Alfonso, Carlo Emanuele e Alessandro della Marmora, che è ritratta in una delle tele.

Il convegno è stato introdotto da un emozionato Christian Giordano, sindaco di Villanova, alla presenza del cittadino onorario generale Claudio Graziano, presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea, di Fabio Carosso, vicepresidente della Regione, di Paolo Lanfranco, presidente della Provincia e di Mauro Caliendo, presidente del Museo del Risorgimento di Torino. Uno dei momenti salienti del pomeriggio è stato il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Francesco Alberti della Marmora come discendente della Famiglia Ferrero della Marmora.

Dice Alberti La Marmora: “ Nel corso degli ultimi anni ho apprezzato l’attenzione che un gruppo di vostri concittadini ha dedicato a Palazzo La Marmora ed alla memoria di Raffaella Argentero di Bersezio ed è stato un piacere per me e per i miei collaboratori far visitare il palazzo e fornire informazioni storiche ai vostri esperti guidati da Roberto Peretti, ma non nascondo che quando mi è giunta la proposta di assegnarmi la cittadinanza onoraria sono rimasto stupito ed ho esitato. Ho condotto l’attività di messa in valore del patrimonio storico artistico e della memoria dei membri della famiglia Ferrero della Marmora nella convinzione di svolgere un compito necessario ed opportuno, ma senza che vi sia mai stato da parte mia nessuna nostalgia per i tempi andati e per i regimi che hanno contraddistinto i secoli passati.
Ciò che ha sciolto i miei dubbi nell’accettare la vostra cittadinanza è l’aver compreso che questo gesto avveniva in parallelo con la messa in valore dei legami della vostra comunità con i vostri concittadini emigrati in Argentina e in Francia: una strategia che collega la memoria delle famiglie e la memoria dei luoghi e pertanto sono lieto di accettare questa cittadinanza onoraria”.

Si sono poi susseguiti gli interventi dell’ex sindaco Roberto Peretti e i saluti delle comunità gemellate Chateaurenard (Francia) e Santa Clara di Saguier (Argentina): Eric Chauvet e Solange Ponchon in rappresentanza del sindaco di Marcel Martel, e il saluto in videoconferenza da Santa Clara di Saguier.

Le tele sono state realizzate dalla “Accademia Albertina delle Belle Arti” di Torino e contengono tra i temi principali il Risorgimento e l’emigrazione. Nel dipinto dedicato a Raffaela è ritratto anche il figlio Alessandro, fondatore del Corpo dei Bersaglieri; il secondo dipinto realizzato su spunto della comunità di Chateaurenard ha come soggetto la figura di Napoleone III ed i trattati di Plombières; il terzo dipinto, realizzato su stimolo della comunità di Santa Clara di Saguier, raffigura l’imprenditore piemontese Jose Marconetti, fondatore di un famoso molino di farina nel porto di Santa Fè, a rappresentanza di tutti gli immigrati in Argentina nell’800.

Dice Roberto Peretti: “Mi sono chiesto in che modo ricordare i 300 anni della Confraternita. Mentre pensavo ad un’idea da proporre alla commissione comunale, mi tornò in mente che, nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, riscoprimmo la presenza dei La Marmora in Villanova d’Asti. A quel ricordo si associò l’immagine di tre grandi spazi vuoti sulle pareti della Confraternita, un tempo occupati da dipinti, ed ecco la proposta: commissionare tre nuove tele per ricordare episodi della storia d’Italia legati a Villanova d’Asti e alle Nazioni delle città gemellate. Il mio compito principale oggi è farvi conoscere Raffaella Argentero di Bersezio: se il nome dei La Marmora risuona tra i nomi immortali d’Italia quali eroi del Risorgimento, va ricordato quanto il merito di una così fulgida carriera risalga a Raffaella che educò questi figli con intelligente affetto e li guidò con amorevole energia. All’educazione dei figli dedicò tutta sé stessa, a vantaggio della loro carriera seppe far valere, presso l’ambiente aristocratico, quel prestigio e quell’autorità, che, più del suo nome, le avevano acquistato le sue qualità personali di donna determinata, temeraria e forte”.

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