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Biella

I Caduti della Prima guerra mondiale di Valdobbiadene ricordati a Nuraghe Chervu

L’area monumentale alle porte di Biella ospiterà una lastra della memoria per onorare i 214 morti nel conflitto della città veneta

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BIELLA – Nei giorni scorsi Valdobbiadene, una delle due “capitali del Prosecco” (l’altra è Conegliano), ha spedito a Biella la sua lastra della memoria per onorare i suoi 214 Caduti della Prima guerra mondiale. Il manufatto andrà ad aggiungersi alle altre pietre incise con il nome del Comune di provenienza e il numero dei suoi Caduti nella Grande Guerra, che attendono di essere collocate nella vasta area monumentale del Nuraghe Chervu, alle porte della nostra città. L’opera, dedicata alla Brigata “Sassari” e a tutte le vittime del conflitto che ha insanguinato l’Europa ormai più di un secolo fa, è stata inaugurata il 17 Marzo del 2019, con la posa di 250 pietre. L’istallazione delle oltre 300 pietre giacenti nei magazzini comunali di Biella, e in continuo arrivo da tutti i Comuni d’Italia, è prevista per la metà del mese di marzo del 2022.

Nella lettera di accompagnamento, a firma del Sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese e dell’Assessore alla cultura Giorgia Falcade, si legge: «Ringraziamo, a nome di tutta l’Amministrazione, il Comune di Biella e il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” per aver esteso anche al nostro Comune la possibilità di partecipare all’installazione commemorativa in ricordo dei Caduti della grande guerra, affinché la memoria sia tramandata alle generazioni future e a quanti faranno visita al monumento. Le tragiche vicende del Primo conflitto mondiale hanno segnato fortemente il nostro territorio che fu distrutto dal tiro d’artiglieria italiana, poi ricostruito attraverso grandi sacrifici. Partecipare con una pietra del nostro suolo con inciso il numero dei caduti di guerra significa dare memoria e onorare non solo quanti hanno perso la loro vita in queste circostanze, ma anche le loro famiglie. E permette a Valdobbiadene, insieme agli altri Comuni italiani che hanno aderito all’iniziativa, di far parte di un progetto che rinnova e rafforza la riflessione su quali siano le conseguenze dei drammatici effetti degli scontri bellici».

Quando sarà completato, il monumento biellese diventerà uno dei “luoghi della memoria” più importante d’Italia, meta imprescindibile da chiunque ripudi la guerra «come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» (art. 11 della Costituzione italiana).

Riccardo Pozzo

 

Nell’immagine, il Sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese

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