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Cronaca

Sedicenne in moto non gli dà la precedenza, automobilista lo segue e gli tira un pugno al volto

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BIELLA –  Un automobilista lo ha seguito e affiancato. Sono volate le classiche “parole grosse” e alla fine l’uomo è sceso dalla vettura e gli ha tirato un pugno sul volto.
Tutto per una mancata precedenza.

Ha dell’incredibile quanto successo lunedì pomeriggio in centro città, a maggior ragione considerata l’età della giovane vittima, un sedicenne.
A raccontare la vicenda è Deborah Curtolo, la madre dell’adolescente. La donna ieri pomeriggio si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia.

«Erano all’incirca le 18 – racconta – e mio figlio stava viaggiando lungo via Dante in moto, in direzione piazza Martiri. All’incrocio con via Italia, ha mancato la precedenza nei confronti di un Suv che proveniva dalla sua destra».
Fortunatamente, nonostante l’errore del ragazzo, non c’è stata alcuna collisione, nessuno si è fatto male.
L’automobilista, tuttavia, non ha affatto gradito e avrebbe reagito in maniera particolarmente aggressiva.

«Questo signore – continua la donna – ha seguito e affiancato mio figlio. Ha abbassato il finestrino e ha iniziato a rivolgergli parole minacciose: “Ti faccio un c… così”, “ti spacco la faccia”. Frasi di questo genere».
Una scena spiacevole, ma il peggio doveva ancora arrivare.

«Una volta giunti davanti alla Schiapparelli – spiega la madre – si sono fermati e quest’uomo, che avrà avuto sui 55-60 anni, è sceso dalla macchina e ha sferrato un pugno a mio figlio, che indossava uno di quei caschi aperti davanti, colpendolo in pieno volto e facendolo cadere dalla moto. Poi è risalito sull’auto».

Il ragazzo, però, ha avuto il sangue freddo di rialzarsi ed estrarre il telefonino per riprendere la targa: «Vedendolo – racconta ancora Deborah Curtolo – l’automobilista gli ha urlato “denunciami, fai quello che vuoi”, poi se n’è andato via».

La donna ha scoperto quanto accaduto poco dopo, quando il figlio è rientrato a casa spaventato. L’ha quindi accompagnato al pronto soccorso per farlo medicare e visitare: «Ha uno zigomo viola, gli è stato diagnosticato un trauma facciale con prognosi di sei giorni».
Quindi, il giorno seguente, la decisione di recarsi dai carabinieri insieme al figlio a denunciare il fatto, appena terminate le lezioni della didattica a distanza. Come detto, il sedicenne biellese è riuscito a inquadrare la targa della vettura con il telefonino, dunque non sarà difficile risalire al veicolo in questione e al proprietario. Inoltre pare che una persona che ha assistito alla scena si sia già resa disponibile a testimoniare.

«Onestamente – conclude la donna amareggiata – mi sembra tutto veramente assurdo. Non metto in dubbio che mio figlio di fronte agli insulti di quest’uomo abbia risposto a tono, qualche parolina gliel’avrà detta. Ma da lì a seguire un ragazzino e mettergli le mani addosso ce ne passa…».

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